“Condannare Israele per Gaza è antisemitismo”. Questa l’indicazione rilasciata dalla Comunità Ebraica Italiana per il Giorno della Memoria, prossimo venturo.
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Il 17 dicembre scorso, nel corso del Consiglio dell’UCEI , i dirigenti dell’Unione delle Comunità Ebraica Italiana hanno discusso di come affrontare quest’anno il Giorno della Memoria. Il prodotto di quella discussione è un documento di 6 pagine intitolato “27 gennaio Giorno della Memoria”, che indica come affrontarlo dopo il 7 ottobre” .Si tratta di un vademecum che, in maniera dettagliata, dà indicazioni su come comportarsi di fronte alla questione palestinese e alla guerra in corso tra Israele e Hamas. Quindi, su come porsi rispetto a partiti, sindacati e associazioni contrari al conflitto a Gaza, al mondo cristiano e cattolico, alle associazioni Lgbtq.
Il documento procede per punti, in tutto dodici. Per prima cosa l’UCEI dà un’indicazione chiara. È necessario, infatti, partecipare alle iniziative commemorative, non lasciare spazio a qualsiasi discorso che non sovrapponga il sostegno alle politiche del governo d’Israele alla memoria della Shoah. “Una tentazione – quella di ritirarsi tra noi – in risposta alla desolazione, al disconoscimento delle ragioni di Israele, al credito della propaganda di Hamas e vittimismo palestinese; ma lasciare il vuoto nelle occasioni istituzionali può solo aumentare questa frustrazione”. Si legge dal documento
Quindi ci si raccomanda di non parlare di “nuova Shoah” o “seconda Shoah” rispetto al 7 ottobre, ribadendo l’unicità dello scientifico sterminio di massa messo in atto dal Terzo Reich e dai regimi alleati. Per l’UCEI però è necessario “mettere in evidenza che il ragionamento sistematico sulla Shoah è avvenuto dopo decenni di studio e analisi storiografica, mentre quanto avvenuto il 7 ottobre non è concluso e siamo ancora nel pieno del dramma. Non abbiamo ancora un termine appropriato per descrivere l’orrore di quanto avvenuto (pogrom, praot, massacri?)”.
Quindi si legge anche. “Antisionismo/Antisraelianismo e appelli al boicottaggio, isolamento sono forme di antisemitismo. Non ultimo l’incriminazione richiesta dal Sud Africa contro Israele per accusa di genocidio al tribunale internazionale”.
Fonte: Fanpage
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