Il corpo senza vita di Stefano Cavalieri, il giovane di 26 anni scomparso lo scorso 7 marzo a Comacchio, è stato ritrovato all’interno della sua macchina, nel fondo di un canale che costeggia via Marina. Non si tratterebbe di un gesto volontario, ma di un incidente.
La sua vettura, una Bmw, è stata individuata seguendo le tracce lasciate dai pneumatici sull’asfalto. A quanto si è appreso, la macchina potrebbe essere finita in acqua dopo aver scavalcato a forte velocità l’argine, saltando oltre un muro di cemento armato alto ottanta centimetri per poi finire la sua corsa nel canale.
Gli indizi principali che hanno fatto sì che le ricerche si soffermassero in quel punto esatto sono stati alcuni frammenti dell’automobile e il muretto leggermente scheggiato. Sul posto del ritrovamento sono intervenuti i carabinieri e i vigili del fuoco che hanno recuperato il corpo e hanno lavorato sodo per estrarre l’automobile dal corso d’acqua.
La Procura della Repubblica di Ferrara dovrebbe disporre gli esami autoptici sul corpo del giovane per capire quali siano state le cause legate all’incidente. Contestualmente, è ipotizzabile che vengano disposti poi esami tossicologici, perizie cinematiche e informatiche.
L’ultima volta che Stefano era stato visto risale alla serata di martedì 7 marzo, nei dintorni di un bar vicino al centro di Comacchio. La famiglia aveva presentato denuncia e lanciato un appello sui social chiedendo di contattare le forze dell’ordine. Purtroppo le ricerche non hanno dato l’esito sperato.
La scomparsa di Stefano Cavalieri ha colpito profondamente la comunità di Comacchio e non solo. Il ritrovamento del suo corpo ha concluso una dolorosa vicenda che ha visto impegnati per giorni i soccorritori e le forze dell’ordine. Auguriamo alla famiglia di Stefano di trovare la forza di affrontare questo momento difficile e di trovare conforto nella memoria del loro caro.