CONCLUSA TRA APPLAUSI E OVAZIONI LA 14ESIMA EDIZIONE DEL SOCIAL WORLD FILM FESTIVAL.

11 Luglio 2024 - 19:52

CONCLUSA TRA APPLAUSI E OVAZIONI LA 14ESIMA EDIZIONE DEL SOCIAL WORLD FILM FESTIVAL.

CONCLUSA TRA APPLAUSI E OVAZIONI LA 14ESIMA EDIZIONE DEL SOCIAL WORLD FILM FESTIVAL.

Spenti i riflettori sulla 14esima edizione del Social World Film Festival, diretta dal regista Giuseppe Alessio Nuzzo, che si è tenuta, dal 30 giugno al 7 luglio, a Vico Equense e che è stata presentata da una brava e spigliata Roberta Scardola. La Mostra del Cinema Sociale, dopo la cerimonia di inaugurazione con il taglio del nastro alla presenza del sindaco Giuseppe Aiello, si è aperta con un

omaggio a quattro grandi interpreti del cinema italiano e internazionale: Isa Danieli, Leo Gullotta, Giorgio Pasotti e Violante Placido, mentre la madrina dell’edizione 2024 è stata l’attrice protagonista della serie Netflix “La Casa di Carta: Berlino” Begoña Vargas. L’edizione è stata dedicata a Sandra Milo, che è stata omaggiata con una retrospettiva a cura di Rai Teche tra interviste a Federico Fellini, le immagini della consegna del David di Donatello alla carriera e backstage dai set, una mostra fotografica in collaborazione con la Fondazione Centro Sperimentale di

Cinematografia – Cineteca Nazionale. In occasione della seconda giornata del SWFF è stata proiettata, in Arena Fellini del Chiostro della SS. Trinità e Paradiso, l’opera prima record d’incassi di Paola Cortellesi “C’è ancora domani”, mentre, presso la Sala Lollobrigida del Cinema Aequa, è stato visionato il film premio Oscar “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino.  Ospite di giornata

l’attore Sebastiano Somma, presente nel cast del film “Il diavolo è Dragan Cygan” di Emiliano Locatelli, in concorso al festival nella categoria “Concorso Internazionale”. La rassegna è proseguita, nella terza giornata, con altri due beniamini del pubblico: l’attore e regista Giacomo Rizzo, protagonista del cortometraggio di Valerio Manisi “Era ora!”, in concorso nella sezione “Selezione Focus”, e Mauro Racanati, il dottor Crovi di “Un posto al sole”. Marco D’Amore, ospite della quarta giornata, ha incontrato i giovani del Festival, per poi partecipare al consueto red carpet e al

dibattito in Arena Fellini sulle tappe che hanno segnato la sua carriera, prima della proiezione del suo ultimo film “Caracas” che lo vede protagonista insieme a Toni Servillo. In contemporanea, al cinema Aequa, la proiezione del film “Venuto al mondo” di Sergio Castellitto.  Tra gli intervenuti anche Gina Amarante, volto noto di Un posto al sole, che nel pomeriggio ha tenuto un training con

i giovani del festival dal tema “Mission possibile per l’attore: parlare bene in italiano”, Gennaro De Simone, per tutti Jimmy nella soap partenopea di Rai3, e Yari Gugliucci, presente con il suo cortometraggio “Grazie Lina!” in concorso alla “Selezione Focus”. Giovedì 4 luglio, l’attore spagnolo Itzan Escamilla, noto per la serie Netflix “Elite”, ho incontrato i giovani del festival al cinema

Aequa, per poi partecipare al consueto red carpet e al dibattito in Arena Fellini sulle tappe che hanno segnato la sua carriera.  In serata al chiostro Lina Sastri ha introdotto la proiezione della sua opera prima “La Casa di Ninetta” in concorso al Social World Film Festival alla selezione “Focus”. La pellicola racconta storia di una vecchia donna malata di Alzehimer, che all’interno della sua

casa parla dell’amore, della violenza, della famiglia, del dolore, della gioia e infine di Napoli, città misteriosa e magica, sospesa fra la realtà e l’immaginazione, fra il presente e il passato. Una storia di donne, raccontata da donne. Madri e figlie, vecchie e giovani, tutte ruotano intorno alla figura di Ninetta, carismatica e piena di ricordi che via via si confondono a causa di una malattia che non

concede speranza. In contemporanea, al cinema Aequa, la proiezione del film “Indivisibili” di Edoardo De Angelis. Venerdì 5 luglio Begona Vargas, diventata famosa al grande pubblico per la sua interpretazione nella serie Netflix “La casa di carta – Berlino” ha incontrato i giovani del festival al cinema Aequa, per poi partecipare al consueto red carpet e al dibattito in Arena Fellini sulle

tappe che hanno segnato la sua carriera.  In serata al chiostro Sergio Assisi ha introdotto la proiezione del suo ultimo film “Il mio regno per una farfalla” in concorso al Social World Film Festival alla selezione “Focus”. La pellicola racconta la storia di Sasà (Sergio Assisi) un nobile decaduto, figlio illegittimo del Barone Belladonna. Nato e cresciuto sull’isola di Ischia, si vanta di esserne il Re

e ha eletto a sua reggia la suite di uno storico albergo fondato dal padre. Con i suoi occhioni dolci e la sua faccia da schiaffi, Sasà seduce a suo modo un po’ tutti. Dal tavolino del bar in piazzetta, che ha istituito a suo ufficio, dietro “libere” donazioni, elargisce fantasiosi consigli. In contemporanea, al cinema Aequa, la proiezione del film “La stranezza” di Roberto Andò. Presente anche

Gianfranco Gallo, l’attore e regista ha introdotto la proiezione del suo cortometraggio in concorso alla sezione focus “Il fuoco nella balena…” , un breve documentario di circa venti minuti sulla storia vera dello Spartak, una realtà unica di Calcio Sociale nata a Napoli 4 anni fa. Sabato 6 luglio è stata la volta di una super star, il regista Matteo Garrone, fresco vincitore di numerosi premi

tra David di Donatello, Nastri d’Argento e Globi d’Oro che ha raccontato la sua carriera e che in serata ha incontrato il pubblico nell’Arena Fellini per introdurre la proiezione del suo film “Io capitano” che è stato decretato il film sociale dell’anno nel festival diretto da Giuseppe Alessio Nuzzo. Grande chiusura domenica 7 luglio, serata di gala, nel corso della quale sono stati svelati i

premi, la giuria ha tributato il Golden Spike Award come miglior film “Ninguém sai vivo daqui” del brasiliano André Ristum che si è aggiudicato anche il premio come miglior sceneggiatura, miglior regia a Guillaume Renusson per “Sopravvissuti”. Miglior Attore vinto in ex aequo da Sebastiano Somma con il film “Il diavolo è Dragan Cygan” e Gaia Girace con il film “Girasoli”.

“Consider the Lilies” di Cristina Spina è il miglior cortometraggio internazionale. Quella di Timothé Auray per “Allegory” è la miglior regia. Alessandro Porzio vince il premio per la miglior sceneggiatura con “La mia escort”. Jamak Sotoudeh vince il premio come miglior attor* per la sua interpretazione nel cortometraggio “My name is Aseman”. “20 giorni a Mariupol” di Mstyslav

Chernov vince il premio come miglior documentario e miglior regia della nuova sezione del Social World Film Festival “La settimana della critica”, interamente dedicata al cinema del reale, votate da una giuria di critici in collaborazione con il Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani – SNCCI. A Giulio Mastromauro il premio per la miglior sceneggiatura per il documentario

“Bangarang”. Per la Sezione Focus vincono “La casa di Ninetta” di Lina Sastri e “Desiré” di Mario Vezza come miglior lungometraggio e “Tilipirche” di Francesco Piras come miglior cortometraggio. “Fatima” di Sara Russolillo vince la sezione “Città del cortometraggio”. Il premio Rai Cinema va a “Marabù”, per aver raccontato una storia universale che sorprende per un finale

inaspettato in cui la fiducia e l’amicizia vincono su tutto. Durante la serata, condotta da Roberta Scardola, sul Red Carpet le attrici Giovanna Sannino e Maria Sole Pollio. Tutti i premi sono stati realizzati dal maestro Salvatore Nuzzo. «Sono felice, credo che questa sia stata l’edizione più bella, le ho vissute tutte, ma stasera sono ancora più orgoglioso perché vuol dire che la manifestazione

sta crescendo insieme alla città», ha dichiarato il sindaco di Vico Equense sul palco. Gli ha fatto eco Nuzzo: «Un grazie alla città di Vico Equense che per 8 serate si è trasformata in un grande cinema all’aperto, richiamando ragazzi da tutta Italia con il sogno di lavorare nella settima arte».  Il Social World Film Festival è organizzato dalla Città di Vico Equense e sostenuto negli anni dal Ministero della Cultura, dalla Regione Campania e dalla Film Commission Regione Campania. (Di Antonio D’Addio)