Concertone, Ambra Angiolini in lacrime per il monologo sulla pace: «Siamo tutti responsabili»

1 Maggio 2022 - 21:24

Concertone, Ambra Angiolini in lacrime  per il monologo sulla pace: «Siamo tutti responsabili»

Concertone, Ambra Angiolini commossa per il monologo sulla pace: «Siamo tutti responsabili»

Ambra ricorda il tragico episodio di Manuel Bortuzzo, protagonista indiscusso del GF Vip 6

Parole rotte dalla commozione. La conduttrice del  Concertone del primo maggio, Ambra Angiolini si commuove durante il discorso d’apertura della seconda parte dell’evento in cui sottolinea il vero significato dello slogan sulla pace. «’A lavoro per

la pace’ è uno slogan preciso, puntuale, inconfutabile. Siamo tutti d’accordo. La verità, però, è che questi slogan rischiano un po’ di farci sentire a posto con la coscienza, e diciamoa noi stessi: ‘l’abbiamo urlato insieme e quindi basta’». La conduttrice

sottolinea come sia necessario «deporre le armi con gli altri e con voi stessi, nelle vostre case, sui posti di lavoro e in strada» e lancia un monito: «Prendiamoci la responsabilità di questo slogan perchè non sia solo uno slogan dire ‘a lavoro per la pace’».

Nel proseguire il suo discorso, la conduttrice fa una carrellata di nomi di ragazzi, donne e uomini che sono state vittime di aggressioni e violenze, che li hanno segnati per sempre. «La guerra che combattiamo tutti i giorni è anche Simone

Baroni, aggredito e preso a pugni a San Giovanni solo perchè omosessuale».

E ancora Ambra ricorda il tragico episodio di Manuel Bortuzzo, protagonista indiscusso del GF Vip 6: «Un revolver calibro 9 in mano a Lorenzo e Daniel che viaggiano su uno scootersparano 3 colpi alla cieca contro Manuel Bortuzzo mentre compra

le sigarette in una normale serata». E continua, commuovendosi: «La guerra è anche Lucia, Angela Sonia, Caterina, sfregiate, accoltellate, prese a pugni da chi diceva di amarle: i loro fidanzati, i loro amanti e mariti? La guerra è anche Marco

Vannini che muore a casa della fidanzata. A ferirlo quasi a morte è stato un colpo sferrato da una beretta calibro 9 , ad ucciderlo la crudeltà di 4 persone che hanno anteposto la loro salvezza alla sua vita». E conclude con un invito rivolto a tutti: «Su

questo tutti noi dobbiamo metterci a lavoro per la pace , perchè di questa guerra siamo tutti responsabili».

Ambra ricorda il tragico episodio di Manuel Bortuzzo, protagonista indiscusso del GF Vip 6

Parole rotte dalla commozione. La conduttrice del  Concertone del primo maggio, Ambra Angiolini si commuove durante il discorso d’apertura della seconda parte dell’evento in cui sottolinea il vero significato dello slogan sulla pace. «’A lavoro per

la pace’ è uno slogan preciso, puntuale, inconfutabile. Siamo tutti d’accordo. La verità, però, è che questi slogan rischiano un po’ di farci sentire a posto con la coscienza, e diciamoa noi stessi: ‘l’abbiamo urlato insieme e quindi basta’». La conduttrice

sottolinea come sia necessario «deporre le armi con gli altri e con voi stessi, nelle vostre case, sui posti di lavoro e in strada» e lancia un monito: «Prendiamoci la responsabilità di questo slogan perchè non sia solo uno slogan dire ‘a lavoro per la pace’».

Nel proseguire il suo discorso, la conduttrice fa una carrellata di nomi di ragazzi, donne e uomini che sono state vittime di aggressioni e violenze, che li hanno segnati per sempre. «La guerra che combattiamo tutti i giorni è anche Simone

Baroni, aggredito e preso a pugni a San Giovanni solo perchè omosessuale».

E ancora Ambra ricorda il tragico episodio di Manuel Bortuzzo, protagonista indiscusso del GF Vip 6: «Un revolver calibro 9 in mano a Lorenzo e Daniel che viaggiano su uno scootersparano 3 colpi alla cieca contro Manuel Bortuzzo mentre compra

le sigarette in una normale serata». E continua, commuovendosi: «La guerra è anche Lucia, Angela Sonia, Caterina, sfregiate, accoltellate, prese a pugni da chi diceva di amarle: i loro fidanzati, i loro amanti e mariti? La guerra è anche Marco

Vannini che muore a casa della fidanzata. A ferirlo quasi a morte è stato un colpo sferrato da una beretta calibro 9 , ad ucciderlo la crudeltà di 4 persone che hanno anteposto la loro salvezza alla sua vita». E conclude con un invito rivolto a tutti: «Su

questo tutti noi dobbiamo metterci a lavoro per la pace , perchè di questa guerra siamo tutti responsabili».

Ambra ricorda il tragico episodio di Manuel Bortuzzo, protagonista indiscusso del GF Vip 6

Parole rotte dalla commozione. La conduttrice del  Concertone del primo maggio, Ambra Angiolini si commuove durante il discorso d’apertura della seconda parte dell’evento in cui sottolinea il vero significato dello slogan sulla pace. «’A lavoro per

la pace’ è uno slogan preciso, puntuale, inconfutabile. Siamo tutti d’accordo. La verità, però, è che questi slogan rischiano un po’ di farci sentire a posto con la coscienza, e diciamoa noi stessi: ‘l’abbiamo urlato insieme e quindi basta’». La conduttrice

sottolinea come sia necessario «deporre le armi con gli altri e con voi stessi, nelle vostre case, sui posti di lavoro e in strada» e lancia un monito: «Prendiamoci la responsabilità di questo slogan perchè non sia solo uno slogan dire ‘a lavoro per la pace’».

Nel proseguire il suo discorso, la conduttrice fa una carrellata di nomi di ragazzi, donne e uomini che sono state vittime di aggressioni e violenze, che li hanno segnati per sempre. «La guerra che combattiamo tutti i giorni è anche Simone Baroni, aggredito e preso a pugni a San Giovanni solo perchè omosessuale».

E ancora Ambra ricorda il tragico episodio di Manuel Bortuzzo, protagonista indiscusso del GF Vip 6: «Un revolver calibro 9 in mano a Lorenzo e Daniel che viaggiano su uno scootersparano 3 colpi alla cieca contro Manuel Bortuzzo mentre compra

le sigarette in una normale serata». E continua, commuovendosi: «La guerra è anche Lucia, Angela Sonia, Caterina, sfregiate, accoltellate, prese a pugni da chi diceva di amarle: i loro fidanzati, i loro amanti e mariti? La guerra è anche Marco

Vannini che muore a casa della fidanzata. A ferirlo quasi a morte è stato un colpo sferrato da una beretta calibro 9 , ad ucciderlo la crudeltà di 4 persone che hanno anteposto la loro salvezza alla sua vita». E conclude con un invito rivolto a tutti: «Su

questo tutti noi dobbiamo metterci a lavoro per la pace , perchè di questa guerra siamo tutti responsabili».

Ambra ricorda il tragico episodio di Manuel Bortuzzo, protagonista indiscusso del GF Vip 6

Parole rotte dalla commozione. La conduttrice del  Concertone  del primo maggio, Ambra Angiolini  si commuove durante il discorso d’apertura della seconda parte dell’evento in cui sottolinea il vero significato dello slogan sulla pace. «’A lavoro per

la pace’ è uno slogan preciso, puntuale, inconfutabile. Siamo tutti d’accordo. La verità, però, è che questi slogan rischiano un po’ di farci sentire a posto con la coscienza, e diciamoa noi stessi: ‘l’abbiamo urlato insieme e quindi basta’». La conduttrice

sottolinea come sia necessario «deporre le armi con gli altri e con voi stessi, nelle vostre case, sui posti di lavoro e in strada» e lancia un monito: «Prendiamoci la responsabilità di questo slogan perchè non sia solo uno slogan dire ‘a lavoro per la pace’».

Nel proseguire il suo discorso, la conduttrice fa una carrellata di nomi di ragazzi, donne e uomini che sono state vittime di aggressioni e violenze, che li hanno segnati per sempre. «La guerra che combattiamo tutti i giorni è anche Simone Baroni, aggredito e preso a pugni a San Giovanni solo perchè omosessuale».

E ancora Ambra ricorda il tragico episodio di Manuel Bortuzzo, protagonista indiscusso del GF Vip 6: «Un revolver calibro 9 in mano a Lorenzo e Daniel che viaggiano su uno scootersparano 3 colpi alla cieca contro Manuel Bortuzzo mentre compra le sigarette in una normale serata». E continua, commuovendosi: «La guerra è anche Lucia, Angela Sonia, Caterina, sfregiate, accoltellate, prese a pugni da chi diceva di amarle: i loro fidanzati, i loro amanti e mariti? La guerra è anche Marco Vannini che muore a casa della fidanzata. A ferirlo quasi a morte è stato un colpo sferrato da una beretta calibro 9 , ad ucciderlo la crudeltà di 4 persone che hanno anteposto la loro salvezza alla sua vita». E conclude con un invito rivolto a tutti: «Su questo tutti noi dobbiamo metterci a lavoro per la pace , perchè di questa guerra siamo tutti responsabili».

Fonte Leggo.it

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