Como-Napoli 2-1: gli azzurri crollano, perso il primo posto

23 Febbraio 2025 - 14:40

Como-Napoli 2-1: gli azzurri crollano, perso il primo posto

La trasferta del Napoli allo Stadio Sinigaglia di Como, sulla carta un’occasione per tornare alla vittoria e presentarsi allo scontro diretto con l’Inter con il morale alto, si è trasformata in una disfatta. Un 2-1 che pesa, non solo per il risultato ma per la maniera in cui è maturato. Un Napoli irriconoscibile, fragile e senza soluzioni, che conferma la crisi profonda in cui è piombato dopo il mercato invernale.

La giornata era iniziata nel segno dell’amicizia tra le due tifoserie, con il Como che aveva offerto birra ai sostenitori azzurri in trasferta. Ma la cordialità sugli spalti ha lasciato presto spazio a una partita dal sapore amarissimo per i partenopei, costretti a fare i conti con limiti ormai evidenti.

L’AUTOGOL CHE HA INCANALATO LA PARTITA

Dopo un avvio aggressivo del Napoli, la partita si sblocca al 7′. In uno degli autogol più incredibili della stagione, Rrahmani confeziona un assist perfetto per… la porta del Napoli. Un retropassaggio scriteriato verso Meret, fuori dai pali, si trasforma in un gol regalato al Como. Un episodio surreale che mette subito in salita la gara per la squadra di Conte.

LA REAZIONE DI RASPADORI

Il Napoli non si arrende e al 17′ trova il pari con Raspadori. Lobotka recupera palla a centrocampo, Kempf si fa sorprendere con un tunnel imbarazzante e Raspadori ne approfitta con freddezza per battere Butetz. 1-1 e partita riaperta, con gli azzurri che chiudono il primo tempo in attacco.

SECONDO TEMPO: COMO DOMINA, NAPOLI SPENTO

Ma la ripresa cambia completamente volto. Fabregas, a differenza di Conte, ha un arsenale offensivo di primo livello e lo sfrutta al massimo. Il Como si schiera con quattro attaccanti: Diao, Cutrone, Nico Paz e Fadera. Il Napoli, invece, con le assenze e un mercato invernale disastroso, è costretto a schierare Simeone, Ngonge e Okafor nel finale. Un confronto impietoso.

Il gol decisivo arriva al 78′. Nico Paz, vero gioiello della partita, inventa un passaggio geniale per Assane Diao, che controlla e batte Meret con un tiro incrociato. Un’azione da manuale che sigilla il 2-1 per i padroni di casa.

UN NAPOLI SENZA SOLUZIONI

Gli ultimi minuti sono una lenta agonia per il Napoli. Nessuna reazione, nessuna idea. Conte non ha armi, e la squadra si sgretola sotto il peso della propria inconsistenza. Il dato più inquietante? Il Como, neopromosso, nel finale sembrava avere più talento e più soluzioni offensive rispetto al Napoli primo in classifica. Un paradosso che fotografa alla perfezione il declino degli azzurri.

MERCATO INVERNALE, UN SUICIDIO SPORTIVO

Questa sconfitta è figlia delle scelte societarie. Il Napoli si è indebolito in maniera inspiegabile a gennaio e ora ne paga il prezzo. Una squadra che avrebbe dovuto lottare per lo scudetto si trova senza cambi all’altezza, senza alternative, senza idee. Il risultato? Cinque partite senza vittoria e un futuro che si fa sempre più buio.

ORA L’INTER: L’ULTIMA CHIAMATA

Adesso il Napoli è secondo, scavalcato dall’Inter, e la prossima partita sarà proprio lo scontro diretto con i nerazzurri. Una sfida che diventa un’ultima chiamata per restare in corsa. Ma con quale spirito? Con quali certezze? Con quali uomini?

Se questa è la squadra che deve lottare per il titolo, il Napoli ha già perso la guerra prima ancora di combatterla.

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