Napoli, 11 maggio 2022 – Come prendersi cura, non solo chirurgicamente, di un paziente affetto da tumore dell’apparato uro-genitale. Quale terapia, non solo
clinica, adottare in soggetti in cui la malattia può determinare non soltanto una alterazione della propria immagine corporea, ma va ad inficiare enormemente anche sulla funzione sessuale e
riproduttiva. La risposta è: serve una presa in carica del paziente totale. In che modo? Se ne è parlato l’altro giorno al convegno , promossa all’Hotel Paradiso a Napoli, dal team di oncologi e chirurghi dell’Urologia del
Pascale, diretta da Sisto Perdonà, e dall’Unità di Psiconcologia dell’Istituto diretta da Daniela Barberio. Gli interventi dei relatori hanno evidenziato come la multidisciplinarietà nell’approccio globale
del paziente oncologico rappresenti un sistema innovativo proposto dall’Istituto dei tumori di Napoli che sta portando grandissimi risultati nella qualità di vita del paziente.
La multidisciplinarietà non riguarda solo il trattamento della patologia tumorale, ma anche e soprattutto della persona, ed in questo caso del soggetto maschio, affetto da tumore, in particolare a carico
dell’apparato uro-genitale. Dalla prevenzione alla terapia, sia essa medica o chirurgica, e la successiva riabilitazione e restitutio ad integrum.
Il percorso, di cui il Pascale è capofila, vede coinvolti oncologi, urologi, chirurghi, psicologi e infermieri, che quotidianamente lavorano “spalla a spalla” a fianco del paziente.
Il razionale del convegno, focalizzato sulla gestione del paziente affetto da disfunzioni sessuali è stato rivolto, attraverso le sessioni tematiche, a illustrare l’approccio moderno, consolidato, multidisciplinare, del paziente affetto da tumore.
Ampia la partecipazione di medici specialisti e non, finalizzata a costruire una rete territoriale fruibile da tutti per sensibilizzare e rendere possibile una piena ripresa organica e psico sessuologica nel paziente oncologico.