La notte tra sabato e domenica scorsi, una ragazzina di 16 anni finisce in ospedale. Ha bevuto troppo alcol in una discoteca di Osnago, in provincia di Lecco. È quasi in coma etilico.
Fuori dal locale, la giovane non riesce a stare in piedi. È confusa e semi-incosciente. Qualcuno chiama i soccorsi e la porta al pronto soccorso. Lì, i medici la visitano e la trasferiscono in pediatria.
Dopo alcune ore, la ragazzina si riprende. Ma la sorpresa arriva quando arriva la madre. La donna raggiunge la figlia in ospedale e dice ai medici: “Strano, è la prima volta che si ubriaca così. Di solito regge bene l’alcol”.
Questa frase fa capire che la 16enne è abituata a bere spesso e tanto. Ma non è l’unica. Secondo Il Giorno, molti altri ragazzi della sua età hanno lo stesso problema.
Infatti, quella stessa notte, un altro ragazzo di 19 anni arriva in ospedale. Anche lui ha bevuto troppo nella stessa discoteca. Le sue condizioni sono più gravi di quelle della ragazzina. Rischia di soffocare per il vomito.
I medici lo curano e lo tengono sotto osservazione. Dopo aver smaltito l’alcol, lo dimettono. Come la 16enne, anche lui torna a casa.
Questi sono solo due dei tanti casi di coma etilico tra i giovani. Ogni fine settimana, nelle discoteche e nei locali, si beve sempre di più. E non solo birra o vino, ma anche superalcolici e cocktail.
Un fenomeno preoccupante che mette a rischio la salute e la vita dei ragazzi. Un fenomeno che richiede una maggiore attenzione da parte delle famiglie, delle scuole e delle istituzioni.
Fonte: Fanpage
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