Coez e Frah Quintale, artisti ormai affermati nella scena indie pop italiana, si sono uniti per creare un disco dalle sonorità che spaziano tra la musica indipendente e il rap. Questa unione di generi, nonché unione di menti, ha portato alla creazione di Lovebars, che ha avuto origine, come raccontato da Coez sul palco del Noisy, proprio a Napoli, precisamente a Posillipo, dove i due si sono ritrovati a scrivere il primo brano dell’album.
Il Noisy Fest, che ha luogo all’Arena Flegrea di Fuorigrotta, ha avuto l’onore di accogliere la data estiva del loro tour. Nel pubblico c’erano persone di tutte le età, ragazzi e ragazze, pronte ad ascoltare i loro idoli e a cantare a squarciagola le loro canzoni preferite.
Il concerto inizia con Lovebars, traccia che dà il titolo al disco, dove Coez e Frah, con grande energia, hanno dato dimostrazione delle loro capacità di stare sul palco.
Hanno continuato poi con Terra bruciata, altro bellissimo pezzo, per poi lasciare spazio alle individualità, con Faccio un casino di Coez e Cratere di Frah Quintale.
Hanno poi continuato con Fari lontani e Che colpa ne ho, poi ancora Una luce alle 03:00, tutte canzoni presenti nel loro disco. Soprattutto Che colpa ne ho ha riscontrato un grande successo sia sul palco sia nelle radio, in tutti questi mesi.
Ancora spazio alle canzoni da solisti, con Missili, dove Coez ha sostituito Giorgio Poi nel ritornello banger di ogni estate, e Come nelle canzoni, pezzo famosissimo del cantautore romano.
Successivamente, dopo essersi esibiti con Se esiste un dio e Vetri fumé, i due spariscono. Compare poco dopo solo Coez, da solo, che inizia una trafila di canzoni solo sue, tra cui Le luci della città, E yo mamma, Niente che non va, Wu Tang, Occhiali scuri e per finire La tua canzone.
Parallelamente, anche Frah Quintale ricompare, e Coez gli lascia spazio. Si esibisce con Sempre bene, Lambada, il suo 64 Bars, Colpa del Vino, Gli occhi, la sua hit Due ali e il pezzo che l’ha fatto esplodere Nei treni la notte.
Poi si passa al rap, come annunciato dai due sul palco, con le canzoni Era già scritto, Local heroes e DM, dove la strofa di Guè è stata tagliata, per poi terminare con Aspettative.
Da qui, Coez e Frah spariscono di nuovo. 5 minuti di silenzio. Poi ricompare la band, e ricomincia lo show con le loro più grandi hit, o “mine” come le ha chiamate Frah Quintale più volte sul palco: È sempre bello, 8 miliardi, La musica non c’è e Sì ah.
Il concerto si conclude con Alta marea, il pezzo più famoso e passato in radio del disco, che li ha fatti conoscere al grande pubblico come duo.
Coez e Frah Quintale si confermano due grandi artisti, poliedrici, capaci di far piangere e saltare il loro pubblico. L’Arena del Noisy Fest era in totale visibilio per i loro cantanti preferiti, e la serata è stata indimenticabile, o forse meglio dire, indie-menticabile.
– A cura di Andrea Chianese.
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