Codacons critica l’intervista a Chiara Ferragni: mancata chiarezza sulla campagna del pandoro.
Polemiche sulle parole di Ferragni
L’intervista di Chiara Ferragni a Fabio Fazio non ha convinto il Codacons, che punta il dito contro l’uso delle parole “fraintendimento” e “buona fede” da parte dell’imprenditrice digitale.
Secondo l’associazione dei consumatori, la campagna di vendita del pandoro in collaborazione con Balocco, che lasciava intendere un legame tra le vendite e le donazioni a favore dei bambini malati di cancro, non lascerebbe spazio a equivoci.
“Quando un pandoro viene venduto attraverso comunicati stampa e cartigli che lasciano intendere ai consumatori l’esistenza di un legame tra vendite e donazioni, non può esserci alcun tipo di fraintendimento,” afferma il Codacons.
La critica a Fabio Fazio
Il Codacons non risparmia critiche neanche a Fabio Fazio, conduttore dell’intervista, rimproverandogli di non aver approfondito adeguatamente la questione.
L’associazione avrebbe preferito una discussione più dettagliata sulle comunicazioni legate al pandoro.
Per eliminare ogni possibile fraintendimento sul messaggio lanciato da Ferragni e Balocco.
“Fabio Fazio avrebbe dovuto entrare più nel dettaglio della vicenda,” sostiene il Codacons, sottolineando un’occasione mancata di fare chiarezza.
Le parole dell’Antitrust
A supporto delle sue accuse, il Codacons cita anche il provvedimento dell’Antitrust che sanziona la vicenda.
Evidenziando come il messaggio sul cartiglio dei pandori griffati non rendesse chiaro che il finanziamento si riferisse a una donazione già fatta in cifra fissa e mesi prima.
La formulazione, secondo l’Antitrust, poteva indurre i consumatori a credere che la donazione fosse legata alle vendite del prodotto.