Il clima è teso nella Lazio dopo le dimissioni di Maurizio Sarri. I tifosi prendono di mira Ciro Immobile, subendo attacchi verbali e fisici.
Immobile e sua moglie Jessica con il figlio Mattia sono stati aggrediti da un gruppo di persone. Questo avvenimento segue l’istigazione all’odio perpetuata da alcuni media e giornalisti tramite i social media, portando Immobile a intraprendere azioni legali.
Repubblica Roma riporta che Immobile è stato vittima di aggressioni verbali anche in precedenza, culminando in un uomo che lo ha insultato mentre era con suo figlio in macchina. Le tensioni sono aumentate con le parole del presidente Lotito, suggerendo tradimenti e problemi interni al gruppo.
Ciro Immobile ha risposto negando accuse di sabotaggio contro Sarri e denunciando una campagna denigratoria. Questa situazione richiama l’attenzione sull’odio nel calcio e la necessità di punire tali comportamenti.
La situazione è grave e richiede una risposta decisa dalle autorità e dalle istituzioni sportive. La sicurezza degli atleti e delle loro famiglie è fondamentale, così come la promozione di un ambiente sano nel calcio.
Secondo il capitano della Lazio, i media e i giornalisti devono assumersi la responsabilità delle loro parole e delle conseguenze che possono avere. L’incitamento all’odio non può essere tollerato e va contrastato con fermezza.
Le azioni legali intraprese da Immobile sono un segnale forte contro la diffamazione e l’odio nel mondo del calcio. Questo evento deve essere un momento di riflessione per tutti gli attori coinvolti nel calcio, affinché si lavori verso un ambiente più rispettoso e positivo.
fonte:tgcom24
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