La scissione è alle porte.
E Luigi Di Maio è pronto all’addio.
Dopo lo scontro con l’ala contiana del Movimento 5 Stelle.
Sulla risoluzione da votare in Senato dopo l’intervento di Draghi, il ministro degli Esteri ormai è vicino all’abbandono dei pentastellati.
E’ in corso queste ore infatti,
la raccolta firma tra i deputati per la creazione di un gruppo autonomo di Di Maio alla Camera.
Per la nascita di una nuova formazione a Montecitorio sono sufficienti 20 deputati.
In Senato, invece, sarebbero già 14 i parlamentari disposti a seguire il titolare della Farnesina.
Intanto, sui dissidi interni al Movimento interviene Beppe Grillo.
“Chi non crede nelle regole lo dica” scrive sul suo Blog.
Senza citare mai espressamente né Conte né Di Maio, Grillo sembra difendere il presidente del Movimento:
“La luce del sole è il miglior disinfettante ,scrive il fondatore del partito .
Luce sia, dunque, sulle nostre ferite, sulla palude e sull’oscurità.
Qualcuno non crede più nelle regole del gioco? Che lo dica con coraggio e senza espedienti.
Deponga le armi di distrazione di massa e parli con onestà”.
Proprio a causa dello scontro intorno al Movimento potrebbe saltare anche il voto sul secondo mandato.
Inizialmente annunciata da Conte entro la fine di giugno, la consultazione online probabilmente subirà uno slittamento della data di convocazione.
L’ipotesi, secondo quanto riferiscono all’Agi fonti parlamentari pentastellate, è quella di congelare per il momento la votazione.
Perchè in questa fase quello del doppio mandato appare un tema che può essere strumentalizzato.
Grillo potrebbe essere a Roma giovedì, mentre domaniè prevista un’assemblea dei parlamentari che si annuncia infuocata.