A Rovigo, un ragazzo tunisino di 23 anni è morto dissanguato in pochi minuti perché colpito al collo con un coccio di una bottiglia. E quanto è successo in una rissa esplosa nel cuore della notte tra giovani
stranieri. La violenza si è scatenata nei giardini pubblici tra Corso del Popolo e il monumento a Giacomo Matteotti, nel cuore di Rovigo. Un luogo frequentato da giovani, soprattutto nelle ore serali.
Secondo la ricostruzione delle forze dell’ordine, lo scontro avrebbe coinvolto almeno due gruppi, con l’uso di coltelli e bottiglie spaccate. Amine Gara è stato colpito al collo da un coccio di vetro:
la ferita ha provocato un’emorragia fatale. Un altro uomo, connazionale della vittima, è stato ferito gravemente all’addome ed è ancora ricoverato in prognosi riservata.
Amine Gara aveva 23 anni, era di origine tunisina e viveva tra Rovigo e il basso Padovano. Era regolarmente presente in Italia e svolgeva lavori saltuari. Chi lo conosceva lo descrive come un ragazzo
tranquillo, poco incline al confronto e spesso riservato. Alcuni testimoni hanno riferito che durante la rissa Amine potrebbe essere intervenuto per difendere un amico,
ma questo dettaglio è ancora al vaglio degli inquirenti. La sua morte ha scosso profondamente la comunità locale e quella tunisina, che ha organizzato una veglia
silenziosa nei pressi del luogo dell’aggressione. La Polizia ha fermato cinque persone tra Veneto e Lazio, tutte ritenute coinvolte nell’episodio violento. Uno di loro è accusato di omicidio aggravato
e premeditato. Le indagini, coordinate dalla Procura di Rovigo, proseguono per accertare le dinamiche esatte dello scontro e chiarire le responsabilità individuali. I cinque provvedimenti di fermo sono stati eseguiti
dalle squadre mobili di Rovigo, Chieti e Latina, coordinate dalla Procura della Repubblica di Rovigo. Le operazioni si sono svolte in contemporanea tra il Veneto e il Lazio. Solo uno dei cinque giovani fermati
è accusato direttamente dell’omicidio, con l’aggravante della premeditazione: secondo le prime ricostruzioni, avrebbe colpito la vittima deliberatamente al collo, utilizzando un coccio di bottiglia come arma.
Gli altri quattro sono ritenuti partecipi della rissa, e a loro carico emergono indizi di vario tipo raccolti tramite testimonianze e analisi dei filmati delle telecamere della zona. Fonte Tgcom24.