«Ciao mamma, ho voglia di tornare. Ti voglio bene, tanto tanto». Sono le parole che, pochi giorni prima di trovare la morte in Colombia, Alessandro Coatti, il 38enne biologo di Alfonsine, in provincia di Ravenna, disse rivolgendosi alla madre Sandra Lovato.
Una delle ultime conversazioni mamma-figlio, poco prima della brutale uccisione del giovane durante un viaggio a Santa Marta, che ora – a distanza di oltre un mese da quella tragica fine – viene pubblicata dalla stessa mamma del ragazzo su Instagram e Facebook.
E forse non è un caso che per farlo la donna abbia scelto la data di domenica 11 maggio, quando quasi tutto il mondo celebra la Festa della Mamma.
«Alessandro, pochi giorni prima» scrive Sandra Lovato, contestualizzando le parole del 38enne in quei pochi giorni che hanno preceduto l’uccisione.
Poi, rispondendo al «ti voglio bene, tanto tanto» che il figlio le disse, l’aggiunta materna: «Anche io Alessandro».
Non è la prima volta che la madre di Coatti utilizza i social network per rompere quel muro di silenzio dietro cui lei e il marito hanno scelto di cercare protezione dopo la brutale uccisione del figlio.
«Mi manchi da morire, mi manca l’aria per respirare. Mi manchi, mi manchi tantissimo» aveva infatti scritto pochi giorni dopo la tragica notizia della morte del 38enne.
A parlare, facendosi portavoce del dolore della famiglia, era stato invece lo zio Gianni Coatti che – rilasciando un’intervista – aveva parlato di un «dolore che ci porteremo dentro ogni giorno della nostra vita».
Secondo i quotidiani colombiani, agli inizi di aprile scorso, il 38enne biologo romagnolo – durante il proprio soggiorno a Santa Marta, in Colombia – sarebbe stato adescato sulla piattaforma di incontri online Grindr, forse tramite un profilo fake, drogato con la scopolamina nel tentativo di rapinarlo e poi ucciso in modo violento e fatto a pezzi.