“Non so se i medici del pronto soccorso avrebbero potuto fare di più e se si dovesse ricoverarlo subito. Al momento io e la mia compagna non abbiamo ancora deciso se fare denuncia o meno. In questo momento il dolore è troppo grande, ci penseremo più avanti”.
A parlare è Nazariy, il papà di Christian Lozovyy, il bimbo residente in provincia di Belluno morto di meningite fulminante a soli 15 mesi.
Nazariy ha spiegato che cinque giorni prima del decesso di Christian, il bimbo era stato dimesso dal Pronto soccorso.
Era il 21 novembre scorso: “Un dottore l’ha visitato. Ci ha stato detto di riportarlo a casa ed eventualmente di dargli un antibiotico se la febbre fosse ricomparsa. Siamo quindi andati via. Christian nelle ore successive è migliorato: martedì stava bene. Poi è peggiorato di nuovo e così, mercoledì 23, siamo tornati in ospedale dove l’hanno ricoverato in Pediatria. È rimasto lì la notte ma poi l’hanno trasportato all’ospedale di Padova. Aveva la febbre altissima, a più di 39″.
Poche ore dopo, il bimbo è morto. Christian negli ultimi mesi aveva avuto dei problemi di salute. Per ultimo, il Covid, a cui era risultato positivo il 10 novembre.
“Il tampone del 17 novembre era risultato negativo ma continuava ad avere la febbre alta e così l’abbiamo portato dalla pediatra. Ci ha detto di fare degli esami del sangue: non erano buoni ma nemmeno particolarmente preoccupanti. Christian però continuava a stare male e così, lunedì 21 novembre siamo andati al Pronto soccorso”.
Intanto, la coppia ha già deciso di donare il cuore e il fegato del loro bambino. “Noi siamo stati travolti da una tragedia ma Christian salverà un altro bambino. È il nostro regalo di Natale per una famiglia sfortunata come la nostra”, ha concluso il papà.
Fonte: fanpage