Napoli, 04 giugno- Tra le tante annunciate aperture di nuovi alberghi (ex palazzo Banco di Roma in via Verdi, ex palazzo della Tirrenia alla riviera di Chiaia,ex palazzo del Il Mattino con adiacente
edificio ) nonchè di B & B e di tante case vacanze c’è invece da notare la chiusura di una storica struttura alberghiera: il Miramare in via Nazario Sauro.
L’hotel a quattro stelle venne aperto dalla famiglia Rosolino nei primissimi anni cinquanta quando la palazzina liberty venne lasciata libera dal Consolato Americano che
si era trasferito nella nuova e più grande sede di via Caracciolo costruita sulle macerie del Grand Hotel bombardato durante l’ultima guerra mondiale.
Il Miramare aveva ventisette camere e nonostante stesse sul lungomare era a quattro passi da piazza del Plebiscito quindi dal centro cittadino ma nonostante
queste sue caratteristiche l’albergo gestito dalla famiglia Rosolino era soprattutto conosciuto perchè i suoi scantinati ospitavano il mitico SHAKER
Club, che era stato inaugurato qualche anno prima nei locali dell’attuale ristorante La Cantinella.
Il night club napoletano per molti anni divenne il locale più in della città e non solo perchè venivano tante persone sia da Roma che da Bari per trascorrere una serata allo SHAKER che inaugurava la sua stagione
ogni anno, il primo sabato di ottobre e restava aperto sino a tutto maggio e quando le sue luci si spegnevano per la chiusura estiva. I suoi tanti frequentatori si
trasferivano in massa a ballare o a Grotta Romana o un pò più avanti a Riva Fiorita a Posillipo, qualcuno più audace si spingeva sino ai Damiani sulla Domiziana.
Sul piccolo ma ambitissimo palcoscenico del locale del lungomare ci suonarono i più grandi nomi della musica che facevano letteralmente i “salti mortali” per essere
scritturati dal patron Angelo Rosolino, che con Sergio Bernardino patron della Bussola in Versilia, era l’impresario di successo per un cantante. Allo SHAKER Club nacquero
Carosone, Van Vood, Gegè Di Giacomo; ma mossero i loro primi passi anche Fred Bongusto, Piero Giorgetti, Gianni Meccia, Umberto Bindi, Edoardo Vianello che alloggiavano ovviamente nell’albergo sovrastante.
Ci cantava spesso anche Gino Paoli che in…cantava con la sua celebre “Il cielo in una stanza” facendo riempire la pista per dei teneri cheek to cheek.
Spesso capitava che qualche coppia continuava a “sognare” il bel pezzo del cantautore ligure in una delle accoglienti stanze con vista sul mare dell’Albergo Miramare.
Per quegli anni questo tipo di proseguimento di serata era considerata quasi scandalosa per un certo tipo di società, ma capitava che la sera seguente a cantare allo SHAKER ci fosse il mitico Peppino di Capri che con la sua “Nun è peccato” cancellava ogni obsoleto preconcetto.
A scendere i pochi gradini che portavano dall’hall dell albergo al rinomato night i nomi più belli del jet set come: Aristotele Onassis e Maria Callas, Faruq d’ Egitto con
Irma Capece Minutolo, Gianni Agnelli con la moglie Marella, Ira Fustenberg , e poi tanti personaggi del mondo dello spettacolo da Eduardo De Filippo a Sophia Loren,da Marcello Mastroianni a Sylva Koscina a Vittorio de Sica e tantissimi altri.
Poi nel 1980 un incendio distrusse il locale che non venne più riaperto, i tempi stavano cambiando come d’altronde la clientela. I giovani cercavano altri locali e soprattutto non ballavano più i cheek to cheek e i loro incontri, non più nascosti, avvenivano in altre alcove.
Ora dopo quaranta anni ha chiuso anche il sovrastante albergo cancellando definitivamente un pezzo di storia di quella Napoli dei migliori e ruggenti anni della dolce vita napoletana.
Fine approfondimento socio-storico-culturale e di costume a cura di Mino Cucciniello