Una foto del 1997 e un’altra del 2020 mostrano Giulia Tramontano e sua sorella Chiara, abbracciate ai loro genitori, passando da bambine a giovani donne. La terza immagine è un quadrato nero, simbolo del vuoto che si è creato nel 2023. È oggi un mese senza Giulia e Thiago, il figlio che aspettava.
Chiara Tramontano, sorella di Giulia, ha condiviso queste parole sul suo profilo Instagram.
Il ricordo sui social della sorella incinta al settimo mese.
Il 27 maggio, il barman di 30 anni ha pugnalato Giulia 37 volte nella loro casa a Senago, dopo che lei aveva scoperto la sua relazione segreta con una collega.
A distanza di trenta giorni, gli inquirenti continuano a lavorare per ricostruire le circostanze del delitto.
Domani, presso il Ris di Parma, saranno effettuati esami irripetibili sui campioni di sangue trovati sulla scena del crimine, mentre altre analisi istopatologiche sul corpo di Giulia sono programmate per il 5 luglio.
Sebbene la possibilità di un complice di Impagnatiello sembri ormai remota, il processo si concentrerà sulla questione della premeditazione dell’omicidio, che inizialmente era stata esclusa dal gip nell’ordinanza di fermo. La condanna all’ergastolo è ciò che si gioca in tribunale.
La Procura ha raccolto prove che incriminano il giovane.
Attualmente Impagliatiello è detenuto a San Vittore con l’accusa di omicidio aggravato, procurata interruzione di gravidanza e occultamento di cadavere.
Tra le prove ci sono ricerche sospette effettuate da Impagnatiello su internet, come “pulire cenere vasca da bagno”, un tentativo di bruciare il corpo senza vita di Giulia, e soprattutto “effetto veleno per topi sull’uomo”, dopo che è stato trovato un rodenticida nell’appartamento della coppia.
Fonte: fanpage
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