Dopo il “caso pandoro” che ha colpito l’’Influencer Chiara Ferragni, ora la sua società ha bisogno di un’ingente iniezione di capitale per coprire le perdite avute in questo periodo.
Infatti, Fenice, la società che detiene i marchi della Ferragni e che è di fatto il cuore del business, ha registrato circa 10,2 milioni di euro di perdite in seguito al pandoro gate e al caso delle uova pasquali. In questi casi, pertanto, quando una società si trova in queste situazioni, c’è bisogno di una iniezione di capitale che possa appiattire le perdite accumulate.
In questi casi i soci immettono capitale (investono nuovi fondi) per rafforzare il patrimonio della società e riuscire a farla ripartire.
La proposta sul tavolo dell’assemblea era quella di un aumento di capitale che, una volta ripianate le perdite, lascerebbe alla società 200mila euro per ripartire. Chiara Ferragni si era detta pronta ad investire quanto necessario, anche coprendo l’intera quota. All’interno dell’assemblea vi erano stati anche dissapori proprio sulla proposta da parte di alcuni grandi soci.
Alla fine anche grazie all’amministratore Claudio Calabi, nominato proprio dopo lo scandalo Balocco, la situazione si è risolta. Pertanto, nonostante le tensioni, l’aumento di capitale è stato appovato. Fenice ora potrà guardare al futuro e Chiara Ferragni potrà finalmente lasciare alle spalle le voci e gli scandali che l’hanno perseguitata negli ultimi mesi.
Fonte: tgcom24