Champions League: disastro Italia, tutte fuori agli ottavi. Qualcosa non funziona

18 Marzo 2021 - 18:36

Champions League: disastro Italia, tutte fuori agli ottavi. Qualcosa non funziona

Un vero e proprio disastro delle italiane in Champions League. Non ci saranno squadre del nostro paese ai quarti della competizione europea più importante, quella Coppa dalle grandi orecchie che affascina il mondo intero.

L’Inter – capolista in A – non è nemmeno arrivata agli ottavi, finendo con un deludente quarto posto nel proprio girone. La Juve, invece, ha pescato il Porto, forse uno degli avversari più abbordabili in assoluto, rivelatosi poi fatale.

I bianconeri hanno faticato sia a Oporto che all’Allianz, giocando due match brutti a livello di ritmo, intensità ed errori individuali. Il solo Chiesa ha provato a tenere in piedi la squadra con fiammate di alta classe.

Una delusione, quella bianconera, che non è passata inosservata. Prima nel proprio girone, ai danni del Barcellona, la squadra di Pirlo è uscita nel doppio confronto con la seconda del campionato portoghese dopo il 2-1 dell’andata e la vittoria a Torino, inutile, per 3-2.

Fuori anche la Lazio, senza batter ciglio, contro i campioni in carica del Bayern. Un doppio confronto mai in discussione, anzi. I bavaresi hanno controllato agilmente ritmi, match e possesso, rischiando poco o nulla.

Quel che ha lasciato perplessi è l’approccio della Lazio durante il match d’andata, quasi come se il destino fosse già scritto. I biancocelesti, tornati in CL dopo anni, hanno passato un girone non irresistibile, ma non hanno mai dato l’idea di poter andare avanti.

Chiaro il segnale di Inzaghi nella partita di ieri. Immobile in panchina per 90 minuti. Capitolo Atalanta, il mondo doloroso. La Dea ha passato un girone complesso con Liverpool e Ajax, imponendosi anche ad Anfield, al cospetto dei reds di Klopp.

Agli ottavi, però, ha pescato il Real di Zidane. I blancos sembravano in netta difficoltà a livello di rosa e di gioco. E, invece, sono riusciti a imporsi anche con facilità.

Il match di andata a Bergamo, segnato dall’espulsione fuori luogo di Freuler, ha visto gli spagnoli imporsi nel finale. Ma, al ritorno, la musica è cambiata e gli uomini di Zidane hanno vinto meritatamente.

Caressa, commentatore di Sky, qualche sera fa, disse che il problema delle italiane fosse il pallone, più leggero rispetto al nostro. I problemi sono, invece, altri e tanti.

In primis la mentalità nostrana di difendersi e pensare a “prenderne meno” rispetto al gioco europeo, che si insegna già ai pulcini. In secundis i ritmi: in A si gioca a ritmi bassissimi, non si accelera quasi mai.

Si tende a gestire, mentre negli altri campionati europei si pensa ad andare in transizione, uomo contro uomo, a giocare la palla piuttosto che a spazzarla per evitare guai.

L’Italia, dopo queste eliminazioni, e sperando in Roma e Milan impegnate in EL, dovrà fare delle riflessioni. Qualcosa, alla base del nostro sistema calcio, non funziona e deve essere rivoluzionato. Per poter tornare a competere in Europa coi grandi club, per poter tornare a sperare di vincere quella maledetta Coppa dalle grandi orecchie.

Francesco Ricciardi

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