Cercava una escort ma sbaglia porta: ucciso a pugni da due cugini moldavi

30 Agosto 2023 - 13:18

Cercava una escort ma sbaglia porta: ucciso a pugni da due cugini moldavi

Lorenzo Nardelli, 32 anni, voleva incontrare una escort per una notte di sesso. Ma si è ritrovato davanti a due cugini moldavi che lo hanno massacrato a calci e pugni. Questa è la tragica storia di un omicidio avvenuto a Mestre lo scorso 8 agosto.

Lorenzo aveva conosciuto la donna su internet. Si trattava probabilmente di una escort, che gli aveva dato appuntamento in un palazzo di via Rampa Cavalcavia. Lorenzo si era messo in contatto con lei tramite Whatsapp e le aveva chiesto di aprirgli il portone d’ingresso.

La donna gli aveva detto di salire alla “scala A” dell’edificio, dove si trovava il suo appartamento al terzo piano. Ma Lorenzo, per una fatalità, ha preso la “scala B”. Lì, ha visto una porta aperta e ci è entrato pensando di trovare la sua amante. Invece, ha trovato due uomini che stavano cenando e che erano un po’ ubriachi.

I due uomini erano Radu e Marin Rasu, due cugini moldavi di 32 e 35 anni. Hanno scambiato Lorenzo per un ladro e lo hanno aggredito. Lorenzo è scappato ma i due lo hanno inseguito fino all’ascensore, dove lo hanno picchiato a morte.

Gli investigatori della Squadra mobile di Venezia hanno scoperto la verità analizzando i tabulati telefonici dei cellulari dei moldavi e della vittima. Hanno anche sentito la donna, che ha confermato di aver avuto un appuntamento con Lorenzo. Era la prima volta che si incontravano.

I due cugini sono stati arrestati con l’accusa di omicidio volontario. Ma i loro avvocati hanno chiesto il riesame, sostenendo che si sia trattato di un eccesso di legittima difesa. “Questa notizia è sconvolgente – ha commentato l’avvocato Pietramala – ridimensiona completamente la posizione dei nostri clienti”.

Per la Procura, invece, resta valida l’accusa di omicidio volontario. Il gip Scaramuzza ha respinto la tesi della trappola, sostenuta dai cugini in sede di convalida d’arresto. Ha ritenuto che Lorenzo non conoscesse i suoi assassini e che fosse andato lì solo per un incontro sessuale con una escort.

L’8 settembre si terrà l’udienza davanti al Tribunale del riesame, dove i giudici dovranno decidere se confermare o revocare la custodia cautelare in carcere dei due cugini. Si tratta di una fase preliminare del processo, che dovrà stabilire le responsabilità e le circostanze dell’omicidio.

Lorenzo Nardelli era un giovane che viveva a Santa Maria di Sala. Lavorava come operaio in una fabbrica di materassi. Era appassionato di musica e sport. I suoi familiari e i suoi amici lo ricordano come una persona solare e generosa. Chiedono giustizia per la sua tragica fine.

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