Caterina Giovinazzo aveva 88 anni. Abitava a Camporosso, in provincia di Imperia. Era anziana e disabile. Il 14 novembre ha ricevuto una bolletta dell’acqua da 15.339 euro. Era un errore, ma lei non lo sapeva.
La nuora le ha letto la bolletta. La donna si è sentita male. Ha avuto un grave malore. È stata portata in ospedale. È morta la vigilia di Natale.
La famiglia chiede giustizia. Vuole sapere cosa è successo. Vuole che si faccia chiarezza sulla vicenda. Vuole che si rispetti la memoria di Caterina.
La bolletta era sbagliata. Caterina aveva consumato solo pochi metri cubi d’acqua. Doveva pagare solo 55 euro. C’era stato un errore nella fatturazione. La società che gestisce il servizio, l’Iren, lo ha ammesso.
Il fratello di Caterina, Rocco, ha scoperto l’errore. Si è recato all’ufficio Iren con il nipote Luigi. Ha segnalato il fatto. L’impiegata ha controllato i dati. Ha confermato che c’era stato un errore.
L’Iren ha chiesto scusa. Ha detto che contatterà la famiglia, verificando le cause dell’errore. Ha detto che non farà pagare nulla a Caterina, dicendo che cercherà di capire come si è arrivati a questa situazione.
Ma per Caterina è troppo tardi. La bolletta dell’acqua le ha tolto la vita. La famiglia piange la sua scomparsa. Chiede rispetto e verità. Chiede che non si ripeta mai più una tragedia così.
fonte:fanpage
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