Caso Jessica Morlacchi, Memo Remigi: «Sono rimasto un ragazzino che gioca con le chiappe delle signore»
Il cantautore ha definito il suo gesto «la solita pacchettina sul culo, come dire “facciamo un segno di portafortuna alla trasmissione” che avevamo fatto anche altre volte»
Memo Remigi torna parlare del palpeggiamento che ha effettuato ai danni di Jessica Morlacchi venerdì scorso, e che gli è costato l’esclusione
dal programma di Rai1 Oggi è un altro giorno. Intervistato a La Zanzara ieri sera il cantautore 84enne ha ribadito quanto affermato in
questi giorni, ovvero che il suo sarebbe stato un gesto goliardico. Remigi l’ha definito «la solita pacchettina sul culo, come dire “facciamo un
segno di portafortuna alla trasmissione” che avevamo fatto anche altre volte», ha dichiarato. «Un conto è palpare, un conto è dare il
buffettino di portafortuna come si fa a volte in teatro – ha aggiunto -. Era già successo, ma non in trasmissione, prima, fuori, durante le
prove, in altre circostanze. C’è un rapporto di cordiale amicizia, simpatia e goliardia tra di noi».
L’appello a Morlacchi: «Di’ che abbiamo sempre giocato e scherzato»
Quando il conduttore Cruciani gli domanda se Morlacchi sia rimasta turbata «come se fosse stata molestata», Remigi risponde: «Credo che
quella non sia una circostanza in cui ho molestato una ragazza» – analizza – «Non riesco a contattarla e non capisco perché. Forse perché c’è
rimasta male dal troppo pesante provvedimento che hanno preso». Il cantautore quindi lancia un appello alla collega: «Cerco di contattarla
perché dico: “Mi stanno massacrando sui social, ti prego intervieni anche tu; di’ che abbiamo sempre giocato, scherzato, messo sulla goliardia
i nostri rapporti di lavoro, per renderli anche più piacevoli, scrivi qualcosa in modo di dire che non sono un vecchio libidinoso che ha bisogno
di toccarti il cu*o”». Remigi non ha parlato, come aveva fatto ieri intervistato da Fanpage, di voler «sistemare il microfono», quando il
conduttore gli chiede quale sia stata la reazione di Morlacchi alla «pacchetta», Remigi risponde: «Mah niente, ha spostato la mano… sì va bè,
io non è che l’avessi messa sulla chiappa e palpato, dai». Quando l’altro conduttore – David Parenzo – gli fa notare che non è normale
mettere una mano sul sedere di qualcuno senza consenso, il cantautore replica: «Eh ma perché te non sei un giocherellone, io sono arrivato a
83 anni e sono rimasto un ragazzino che gioca con le chiappe delle signore». Sostenendo anche che «succede di peggio in televisione».
Per Memo Remigi il Tapiro di Striscia dopo il caso Morlacchi: “Temo che in Rai sia finita per me”
Il cantante, al centro di un enorme caso mediatico per aver palpato Jessica Morlacchi, è stato raggiunto dall’inviato di Striscia La Notizia che
gli ha consegnato il consueto premio.
Non si placa il caso Memo Remigi e anche Striscia La Notizia ci mette del suo, con Valerio Staffelli che è andato a consegnare il consueto
tapiro al cantante, reo di aver palpeggiato Jessica Morlacchi in diretta a Oggi è un altro giorno. Nella puntata in onda questa sera, 28 ottobre,
alle 20.35 su Canale 5, andrà in onda il servizio dell’inviato che è riuscito a raggiungere Remigi e omaggiarlo con il premio abitualmente
consegnato per gaffe e momenti imbarazzanti
Valerio Staffelli raggiunge Memo Remigi
Come noto nelle scorse ore la Rai ha annunciato di aver interrotto il contratto di Memo Remigidopo averlo allontanato dalla trasmissione,
proprio in virtù di quanto accaduto. “Più che un Tapiro questo potrei definirlo un Tapirlo, perché mi sento davvero un pirla!”, ammette
Remigi, aggiungendo: “Mi scuso con Jessica, con Serena Bortone, con la Rai e anche con il pubblico. Mi sono sempre comportato in maniera
pulita, ma stavolta ho commesso un grave errore: è stato un gioco tra amici venuto male”.
Parole alle quali Staffelli ha ribattuto con le sue proverbiali domande ficcanti: “Che gioco è toccare il culo a una persona?”. E il cantante
risponde: “A volte porta fortuna, ma non questa volta”, aggiungendo sul suo futuro: “Temo che in Rai sia finito. Spero di fare qualche altra
cosa, magari scrivere un libro”.
La risposta di Jessica Morlacchi
Di poche ore fale parole di Jessica Morlacchile parole di Jessica Morlacchile parole di Jessica Morlacchile parole di Jessica Morlacchi, che per
la prima volta si era espressa sulla vicenda: “Remigi ora chiede scusa, solo ora. Sono contenta che lo faccia, ma mentre si scusa insinua che quel gesto fosse solo goliardia motivata dalla mia condiscendenza. È inaccettabile. Remigi sa bene che la mia naturale confidenza, dopo due anni di lavoro insieme, non l’ha mai autorizzato ad allungare le mani. Ora, forse per età, formazione ed esperienza sostiene che quel gesto era solo uno scherzo: mi auguro che adesso finalmente capisca che si tratta di un comportamento invadente ed offensivo”.
Memo Remigi e le molestie a Jessica Morlacchi, Anna Pettinelli: «Scherzo? Un ca**o! È successo anche a me»
La conduttrice radiofonica: «Non denunciai per imbarazzo, oggi lo farei»
Memo Remigi, Anna Pettinelli torna sul caso delle molestie a Jessica Morlacchi: «Scherzo? Un ca**o!»
L’ex insegnante di Amici non ha gradito il modo in cui certa opinione pubblica e lo stesso legale del musicista hanno minimizzato l’accaduto e in un lungo post su Instagram ha espresso tutta la sofferenza di chi l’esperienza di molestia l’ha vissuta sulla propria pelle.
«Che vuoi che sia una pacchetta sul sedere? Innocua. Stavo scherzando! Scherzando un cazzo!» esordisce Pettinelli. «Il fatto è che se questo video non fosse finito sui social Jessica Morlacchi probabilmente non avrebbe denunciato l’accaduto e tutto sarebbe passato sotto silenzio».
A questo punto la conduttrice radiofonica confessa di avere subito in passato simili umiliazioni, ma di avere taciuto per vergogna. «È successo a me in passato più e più volte e non l’ho mai detto. Oggi lo farei ma allora non ho saputo superare l’imbarazzo. Spero che oggi le donne abbiano coscienza di quanto questi atteggiamenti debbano essere denunciati e condannati senza scuse». Parole dure che non lasciano margine al fraintendimento: di fronte a una molestia, ben venga una condanna pubblica ed esemplare, per tutte quelle donne che, come lei, non hanno avuto la forza di denunciare.
Fonti Open Fanpage e Leggo.it