Il recente aumento dei prezzi dei farmaci ha colpito duramente la popolazione italiana. Secondo Fpress, ente specializzato in farmacia, il prezzo dei medicinali più comuni è aumentato del 10,4% tra dicembre e gennaio, riguardando soprattutto i farmaci di fascia C, che sono completamente a carico del cittadino ma che possono essere ottenuti solo con la prescrizione medica. Questi farmaci comprendono la Tachipirina iniettabile, antidolorifici come Toradol e Muscoril, ansiolitici e farmaci per la disfunzione erettile.
Gli aumenti hanno anche toccato i farmaci da banco senza ricetta come Aspirina, Voltaren, Buscopan, Rinazina e la Tachipirina in compresse, che hanno registrato aumenti del 5,1%, seguendo quelli del 2,9% nel corso del 2022. Questi aumenti hanno un impatto significativo sulla spesa sanitaria delle famiglie, in particolare per quelle più povere, che spendono il 62% della loro spesa sanitaria per i medicinali.
Nel momento del picco dell’influenza sta aumentando la vendita di prodotti per la tosse e il raffreddore, gli aumenti dei prezzi sono un peso ulteriore per le famiglie già in difficoltà.
È importante che le autorità prendano in considerazione queste preoccupazioni e lavorino per garantire che i medicinali siano accessibili e a prezzi accessibili per tutti.