Carlo e Giorgia morti nell’incidente in moto, i caschi sganciati per l’impatto. Gli amici sotto choc: «Lo schianto come un’esplosione»

23 Agosto 2024 - 19:38

Carlo e Giorgia morti nell’incidente in moto, i caschi sganciati per l’impatto. Gli amici sotto choc: «Lo schianto come un’esplosione»

“Ho sentito un’esplosione, poi ho visto la moto distrutta e i miei due amici a terra”. Così Vincenzo racconta il dramma dell’incidente di Carlo Rizzi e Giorgia Apollonio, di 18 e 19 anni, morti dopo uno schianto in moto a Fossacesia (Chieti), nei pressi della zona artigianale Sterpari.

L’amico, sotto choc, parla a Rainews e racconta il legame che lo legava a una delle due vittime: «Carlo era mio fratello». Erano pronti ad andare all’università dopo essersi diplomati.

Intorno alle 20 del 22 agosto c’è stato lo schianto fatale.

Una collisione così forte da far sganciare i due caschi.

I due ragazzi sono morti sul colpo. Gli amici hanno depositato dei fiori bianchi sul luogo dell’incidente. La comunità di Lanciano, la città delle due vittime, è sotto choc.

Sul posto i soccorritori del 118, con le ambulanze, ma per le due vittime, non c’era ormai più niente da fare.

Erano a terra, la moto distrutta, a pezzi. Per i rilievi, sul posto, sono arrivati i carabinieri della compagnia di Ortona e della stazione di Fossacesia, che hanno avviato indagini e che stanno cercando di capire le cause del dramma.

«Esprimo a nome mio e dell’intera comunità di Fossacesia, il nostro più sentito cordoglio per la scomparsa di Carlo Rizzi e Giorgia Apollonio, due ragazzi che hanno perso la vita in un tragico incidente alle porte di Fossacesia».

Lo ha detto il sindaco di Fossacesia (Chieti), Enrico Di Giuseppantonio.

«È un dolore forte – ha aggiunto – quel che si prova quando a morire sono ragazzi così giovani, pieni di vita e di speranza, che andavano ad una festa per passare insieme una serata in spensieratezza e allegria.

In questo momento di grande tristezza siamo tutti vicini alle famiglie di Carlo e Giorgia, che possano trovare conforto anche nell’affetto e nella vicinanza della nostra comunità».