Nella conferenza stampa conclusiva della 75esima edizione del Festival di Sanremo, Carlo Conti ha parlato anche dell’edizione 2026 della kermesse. Il presentatore toscano ha confermato l’accordo biennale con la Rai come direttore artistico ma resta enigmatico sul futuro della conduzione.
Sanremo 2025 si è concluso con la vittoria del 23enne Olly e la sua Balorda Nostalgia. Nella conferenza stampa finale oltre al vincitore era presente anche il conduttore Carlo Conti, che ha risposto alle domande sul festival del prossimo anno, lasciando aperte le porte a diverse possibilità, e alle provocazioni dei giornalisti. Anzitutto, Conti spiega che non è certo che sarà lui il presentatore nel 2026 e che c’è la possibilità che resti solo direttore artistico. “L’azienda mi ha chiesto di divertirmi sul Festival per due anni come direttore artistico. Decideremo e deciderò cosa fare strada facendo. Magari, se il mio lavoro potrà servire ad aiutare. Fare il Festival non è condurlo, perché è la cosa più semplice. È l’organizzazione della direzione artistica. Se può servire per traghettare qualche nuova leva alla conduzione, vedremo se sarò in salute. Vediamo se il prossimo anno mi viene di fare qualcosa”.
A chi ha definito questa edizione del Festival come “sovranista”, Conti ha risposto di averlo voluto semplicemente tradizionale. “Il Festival è il Festival. Non ci credo che è in un modo o in un altro. È il Festival baudiano. Baudo ci ha insegnato a fare il Festival in questo modo. Mi piace aver fatto il Festival baudiano. Alla fine, gira e rigira, il Festival è una messa cantata dove ci puoi mettere la chitarra elettrica o l’organo, l’omelia in un modo o in un altro, che ci ha insegnato Pippo Baudo a fare”.
Fonte: Fanpage.it
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