Il Conclave si avvicina. La prima fumata è fissata per il 7 maggio. Nel frattempo, i cardinali si incontrano senza sosta. Le riunioni ufficiali si alternano a tanti incontri informali. Ma c’è un cardinale particolare.
Durante questi incontri, si discute molto seriamente. Tuttavia, non mancano momenti di convivialità. Cibo, vino e liquori spesso accompagnano le conversazioni. Il clima, a volte, si fa molto rilassato.
Proprio durante una di queste serate, è accaduto un episodio curioso. Un cardinale straniero ha svuotato il minibar della sua stanza a Santa Marta. Con lui c’erano amici e colleghi. Tutti convinti che fosse tutto gratuito.
A raccontarlo è Anselmo Guido Pecorari. L’arcivescovo, oggi in pensione, ha parlato al Corriere della Sera. Anche lui si trova a Roma per i funerali di Papa Francesco. Anche lui ha visto l’atmosfera frenetica di questi giorni.
Il protagonista resta anonimo. È un cardinale non italiano, amico di Pecorari. Dopo la festa, ha scoperto la verità: i liquori erano a pagamento. Quando ha visto il conto, ci è rimasto malissimo. Tuttavia, la lezione è servita: Santa Marta funziona come un vero albergo.
Nel frattempo, i lavori per il Conclave vanno avanti. I cardinali parlano, si osservano, si studiano. Tra una chiacchiera e un brindisi, tracciano il profilo del nuovo Papa. Tutto accade in un clima teso ma anche umano.
Secondo Pecorari, Santa Marta non è il posto ideale per discutere. Meglio incontrarsi fuori, in un ristorante. Lì si può parlare più liberamente. Lì si è più lontani da orecchie indiscrete. Anche una semplice cena può cambiare tutto.
Fonte: Fanpage
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