Il Campidoglio ha chiesto a Tony Effe di rinunciare al concerto di Capodanno al Circo Massimo. Il sindaco Gualtieri ha deciso dopo le polemiche sui testi delle sue canzoni, definiti “sessisti, misogini e violenti”.
Le consigliere municipali del PD hanno applaudito la scelta. Hanno definito la decisione un segnale forte. Per loro, la lotta alla violenza di genere deve coinvolgere tutti. Serve un impegno costante, ogni giorno e in ogni ambito.
Federico Rocca, consigliere di Fratelli d’Italia, ha criticato il sindaco. Ha definito la scelta iniziale “scellerata”. Ha chiesto di evitare che i cittadini paghino penali per l’annullamento. Secondo lui, chi sbaglia deve pagare.
L’ufficio stampa di Tony Effe non ha ricevuto comunicazioni ufficiali. Il trapper, su Instagram, ha scritto: “Rispetto e amo tutte le donne. Mi dispiace che qualcuno pensi il contrario. Roma, ci vediamo a Capodanno”.
Anche il Codacons è intervenuto sulla questione. Ha criticato la presenza di Tony Effe al festival di Sanremo. Ha evidenziato l’incoerenza tra il caso del concerto e l’evento Rai. Secondo il Codacons, i testi del trapper sono inaccettabili per entrambi.
Il dibattito ha acceso un confronto sul ruolo degli artisti nei grandi eventi. Il caso divide opinione pubblica e politica. Alcuni chiedono coerenza nei criteri di scelta, altri difendono la libertà artistica.
Resta aperto il nodo economico. Annullare un evento ha costi che gravano sui cittadini. Le istituzioni dovranno trovare un equilibrio tra decisioni etiche e responsabilità finanziarie.
Questa vicenda dimostra quanto l’arte e i suoi messaggi possano influenzare il dibattito pubblico. Roma attende risposte chiare per il concerto di fine anno.
Fonte: Fanpage
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