Dilaga il razzismo anti partenopeo sui social, a seguito degli eventi sismici che hanno coinvolto i Campi Flegrei nelle ultime settimane. Il deputato Francesco Emilio Borrelli lo ha denunciato attraverso i suoi profili, sostenendo che la sua bacheca si sia riempita di utenti che inneggiano a una catastrofe.
Diversi quartieri di Napoli adiacenti alla caldera del super vulcano sono diventati pericolosi per i residenti e l’amministrazione comunale ha già provveduto ad allontanarli dalle rispettive abitazioni per consentire alla Protezione Civile di effettuare i controlli necessari. Oltre ai commenti di vicinanza e supporto provenienti dal resto d’Italia, non sono purtroppo mancati quelli che diffondono odio e discriminazione territoriale. “Siamo di fronte a un fenomeno vergognoso e inaccettabile. Mentre tantissime persone si stanno mobilitando per aiutare le famiglie colpite dalla crisi bradisismica, c’è chi invece utilizza i social per diffondere odio e discriminazione” ha dichiarato Borrelli. Non sono pochi gli utenti che definiscono la città di Napoli “terzo mondo” e che si allarmano temendo una “nuova migrazione al nord”. “L’istigazione all’odio non può e non deve trovare spazio nella nostra società” ha chiosato il deputato.
Oltre a quest’ultimo, anche il rapper napoletano Geolier aveva denunciato il razzismo diffusosi online dopo le scosse ai Campi Flegrei. “I cori da stadio ci hanno sempre fatto sorridere, ma adesso no!” aveva commentato l’artista attraverso il proprio Instagram.
Parlando di stadio, i tifosi del Napoli, oggi in trasferta a Venezia per seguire la squadra, hanno esposto uno striscione a supporto di quella parte della comunità partenopea in difficoltà e in risposta a tutta l’attenzione mediatica negativa rivolta nei confronti della città negli ultimi giorni. “Nessun rumore. Napoli unita, non trema e non muore!”.
Fonte: il Mattino
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