CAMPI FLEGREI. BRADISISMO, SUD PROTAGONISTA: PREVENZIONE PER PERSONE E IMMOBILI

1 Giugno 2023 - 20:47

CAMPI FLEGREI. BRADISISMO, SUD PROTAGONISTA: PREVENZIONE PER PERSONE E IMMOBILI

DE CICCO: “APPROCCIO PROBABILISTICO DELLE ISTITUZIONI È STATO FALLIMENTARE”

“Abbiamo sollecitato le Istituzioni ad attuare una politica di prevenzione per la tutela dei cittadini e del patrimonio immobiliare dell’area Flegrea di fronte al pericolo del bradisismo”. Così Raffaele De Cicco, segretario regionale campano di Sud Protagonista per il quale “appare evidente che l’approccio probabilistico utilizzato dalle istituzioni per valutare il rischio del bradisismo è stato fallimentare nel garantire la sicurezza delle comunità e la protezione dei beni immobili, come fallimentare è stata l’unica iniziativa intrapresa dal Piano di evacuazione”.

“La sicurezza delle persone e la tutela del patrimonio immobiliare devono essere le priorità assolute – aggiunge il Segretario di Sud Protagonista – È fondamentale che le istituzioni adottino una politica di prevenzione efficace basata su solide valutazioni del rischio e sull’implementazione di misure adeguate per mitigare gli effetti del bradisismo, su questi temi chiediamo l’apertura immediata di un confronto per non piangere le vittime di domani”.

Il testo della lettera al ministero:

A Tutti i cittadini della Zona Flegrea,

nell’area che insiste sui comuni di Napoli, Pozzuoli, Monte di Procida, Bacoli, Quarto, manifestano un grave stato di allarme e preoccupazione per i recenti fenomeni sismici che si sono intensificati dal 2005, nella zona geografica che insiste sulla cd. “Caldera Flegrea”.

Il nostro territorio, i cittadini tutti, ricordano ancora con sommessa commozione il disastro del 1984,crolli di edifici, ingenti danni alle attività economiche, un disastro dal un punto di vista ambientale,economico e morale dovuto all’acuirsi del Fenomeno del “Bradisismo”.

Il 21 Aprile 2023, il primo ricercatore dell’Ingv nel corso di una intervista  riferiva che: “Il tasso di deformazione è aumentato, siamo a oltre un metro dal 2006. Una eruzione? Non è prevedibile”….

“Solo nel mese di marzo, i sismografi dell’Ingv hanno registrato 612 scosse di terremoto.

Praticamente quasi venti al giorno”, “L’anno scorso ci sono stati i terremoti più forti degli ultimi 40anni”.

Il livello di allerta è tale da richiedere la massima attenzione di tutte le Istituzioni direttamente ed indirettamente coinvolte.

La cittadinanza è stanca di contare i propri morti, i propri danni.

La cittadinanza ha il diritto di credere ancora nelle Istituzioni, ha il diritto di sperare che Istituzioni siano in grado di mettere in sicurezza gli edifici, tutelare la vita delle persone, preservare il patrimonio

artistico degli edifici di rilievo storico, pubblico e privato, preservare il patrimonio immobiliare,mantenere in sicurezza le scuole dei nostri figli.

La cittadinanza ha il diritto di credere che le Istituzioni non siano solo ipocrite passerelle sostenute da stuoli di bare, allestite all’indomani dell’evento, quando il problema sarà il reperimento dei fondi

per la ricostruzione, vedasi i 2 Miliardi già stanziati per la ricostruzione dell’Emilia Romagna.

Nel corso dell’ultima campagna intrapresa dalla Regione Campania “IO NON RISCHIO”, il

Governatore asserisce seraficamente che non c’è alcun allarme pertanto si chiede di aggiornare Il Piano di evacuazione (già fallito nel 2019) in uno all’Istituzione di fantomatici Tavoli Tecnici.

Non c’è un rischio eruzione, solo perché nessuno scienziato è in grado di prevederlo.

L’approccio probabilistico al problema è stato dichiarato totalmente inaffidabile dagli esponenti più illustri della comunità Scientifica già dal 2001 (vedi: Panza G.F., Kossobokov V. G., Laor E., De Vivo B., 2022. Earthquakes and sustainable infrastructure. Neodeterministic (NDHSA) approach

guarantees prevention rather than cure. Elsevier, ISBN: 978-0-12-823503-4, 648 p.; De Vivo B.,Laor E, Rolandi G., 2022. Where there no science – probabilistic hazard assessment in volcanological  and nuclear waste settings: facts, needs, and challenges in Italy, pag 297-324. In Panza et al., 2022).

Posto che i terremoti non possono essere previsti con precisione, gli amministratori pubblici hanno il dovere di attuare misure preventive di retrofitting (rinforzo) che possono essere applicate sugli edifici

esistenti. Il Prof.Panza G.F.: paradossalmente per le nuove costruzioni si fa riferimento al metodo probabilstico PSHA (Probabilistic Seismic Hazard Assessment), chesi sono dimostrate inaffidabili già da venti anni a questa parte. Gli amministratori hanno il dovere di predisporre azioni preventive

a medio termine, descritte dall’UNESCO già a partire del 1977. In particolare secondo il Prof. Panza infatti “I terremoti non sono prevedibili con precisione. Non vi è una scienza che possa permettere evacuazioni anticipate, ma si possono predisporre azioni di prevenzione a lungo termine che riducano i disagi alle popolazioni. Vi è, ad esempio, la possibilità di effettuare ispezioni alle strutture,delle operazioni di pianificazione su tutto il territorio, trovare delle zone da rinforzare con priorità rispetto ad altre” (Cit. Prof Panza, in senso conforme Prof. De Vivo).

Serve un cambio di rotta.

E’ dal 2001 che la comunità scientifica è uniformemente orientata a recepire un approccio neodeterministico (NDHSA) al fenomeno sismico: è possibile salvare vite umane e mettere in sicurezza il patrimonio immobiliare attraverso interventi strutturali a medio/breve termine.

Il disastro in Emilia Romagna ci ha offerto un ennesimo spaccato di malapolitica.

Chi oggi parla di ricostruzione ieri non ha investito in prevenzione.

I cittadini Campani meritano, e devono pretendere che gli Organi Istituzionali siano all’altezza del livello di pericolo acclarato e sicuramente in linea con i maggiori orientamenti scientifici.

Il tema è sempre lo stesso e si reitera negli anni, nonostante tutto; la spesa pubblica si quintuplica pur di non investire in prevenzione.

Chiediamo una gestione oculata della Spesa Pubblica che investa nella prevenzione del patrimonio immobiliare dell’area Flegrea e non nella sua ricostruzione.

Comprendiamo che alla ricostruzione, sempre consegue un aumento del consenso politico, come comprendiamo che grandi opere di prevenzione storicamente non hanno mai determinato un incremento in termini di consenso elettorale, tuttavia ci rimettiamo alla VS coscienza politica morale ed alla sensibilità della comunità scientifica, affinché antepongano la salvaguardia di vite umane del patrimonio economico dei Cittadini rispetto al consenso elettorale.

Pertanto chiediamo un confronto con una delegazione del movimento scrivente al fine di condividere tempi, prospettive ed obiettivi e si invitano sin d’ora le SSLL, per quanto di rispettiva competenza,ad eseguire un repentino cambio di rotta in termini di approccio al problema al fine di meglio tutelare il territorio e la cittadinanza tutta.

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