Francesco Pio Valda è stato condannato, in primo grado, a 15 anni e 4 mesi di reclusione con l’accusa di associazione camorristica e imputato per aver ucciso un ragazzo dopo una rissa per una scarpa macchiata davanti lo chalet di Mergellina.
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Francesco Pio Valda è stato condannato, in primo grado, a 15 anni e 4 mesi di reclusione con l’accusa di associazione camorristica e imputato per aver ucciso un ragazzo dopo una rissa per una scarpa macchiata davanti lo chalet di Mergellina. Come riporta il Mattino sono stati condannati a vario titolo anche i seguenti imputati: Giuseppina Niglio, nonna del giovane boss, a nove anni di reclusione. La sorella Giuseppina Valda incassa 9 anni e quattro mesi. Undici anni e quattro mesi Luigi Valda; quattro anni a Emmanuel Aprea; quattro anni a Salvatore Mancini, nove anni e quattro mesi ad Antonio Saiz; dodici e sei mesi per Pasquale Saiz; nove anni e quattro mesi per Pasquale Ventimiglia.
Per i magistrati i Valda avevano formato un vero e proprio clan, costola degli Aprea. L’ascesa del clan Valda sarebbe avvenuta nel corso degli anni, anche attraverso azioni di fuoco ed intimidatorie nei confronti della cosca rivale dei Cuccaro. Questi ultimi rappresentati da Ronza Ciro Junior. I Valda, secondo i magistrati, erano arrivati a controllare anche le attività estorsive e di droga nel quartiere di Barra. Chiunque si metteva contro veniva punito con pestaggi e agguati.
Francesco Pio Valda, seppure giovane, era considerato insieme al fratello Luigi, il capo promotore dell’organizzazione. Si occupavano di “compiti di decisione, pianificazione e di individuazione di tutte le azioni delittuose da compiere. Decidevano gli obiettivi da perseguire, le vittime da colpire, le richieste da avanzare, i profitti da distribuire, svolgendo anche compiti operativi”.
Fonte: ilMattino
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