Cambio di regime in Siria, i ribelli prendono Damasco: “La Siria è libera dalla tirannia dopo 50 anni”

8 Dicembre 2024 - 13:53

Cambio di regime in Siria, i ribelli prendono Damasco: “La Siria è libera dalla tirannia dopo 50 anni”

Cambio di regime in Siria: i ribelli siriani hanno preso il controllo di Damasco. È quanto accaduto nella notte tra sabato 7 dicembre e domenica 8 dicembre. Il presidente siriano Bashar al-Assad, secondo alcuni, potrebbe già trovarsi all’estero. La sua caduta è stata annunciata dai ribelli tramite un video trasmesso dalla tv pubblica siriana: “La Siria è libera dalla tirannia dopo 50 anni”, hanno affermato a gran voce gli esponenti della ribellione.

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Nella notte tra sabato 7 dicembre e domenica 8 dicembre, le strade di Damasco sono state sommerse dagli abitanti, uniti nei festeggiamenti per la caduta del governo, a seguito della ribellione. Il premier siriano Assal al-Jalali ha dato la sua piena disponibilità a garantire la transizione dei poteri con il leader che il popolo eleggerà.

In un intervista all’ AI Arabiya, al-Jalali ha dichiarato che d’ora in poi la Siria eleggerà liberamente la propria leardership “affinché la gente possa scegliere chi debba guidarli”.

Per il momento, ciò che è certo, è che Al-Jalali starebbe già collaborando con il leader dei ribelli, Abu Mohammed al-Jolani, per la transizione dei poteri.

Nelle ultime ore, infatti, è stato diffuso sul web un video che mostra l’arresto del primo ministro Assal al-Jalali, da parte dei ribelli, proprio mentre si dirigeva in un albergo di Damasco per tenere un incontro con il loro leader. Non a caso Abu Mohammed al-Jolani, alla guida della ribellione, ha fatto sapere che il premier siriano al-Jalali rimarrà in carica per garantire il passaggio dei poteri.

Uno dei primi a commentare la vicenda è stato proprio Donald Trump, che ha dichiarato: “questa non è una battaglia americana”.
Riguardo al presidente al-Assad ha detto invece: “La Russia non aveva più interesse a proteggerlo, ha perso tutti gli interessi in Siria a causa della guerra in Ucraina dove 600mila soldati sono rimasti feriti o sono morti” – sostenendo di fatto che il presidente Assad sarebbe già fuggito all’estero per nascondersi.
Fonte: Fanpage.it

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