Sarà ancora lunga l’estate italiana:il 2022 si chiuderà ancora con temperature da record.
Soltanto a gennaio le temperature torneranno nella media stagionale.
Le anomalie che accompagneranno i prossimi due mesi si devono principalmente all’arrivo de La Nina, il fenomeno che interessa tutte le regioni del Pacifico fino alla regione indiana, l’Africa e l’Atlantico e che nei due anni passati ha reso più frequenti le precipitazioni nell’area del Mediterraneo tra fine autunno e inizio dell’inverno.
Così, anche quest’anno, «mentre a novembre le precipitazioni saranno nella media stagionale, dicembre sarà molto più piovoso», ha detto Bernardo Gozzini, direttore del Consorzio Lamma, che riunisce Regione Toscana e Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr).