In un’intervista al Corriere della Sera, Roberto Calderoli, ha dichiarato: “Nessuno vuole dividere il Paese. Nessuno vuole avvantaggiare le regioni più ricche. Anzi: le Autonomie sono la strada maestra per ricucire il Nord e il Sud dell’Italia”.
Il ministro agli Affari regionali e Autonomie continua: “Penso che se la legge di attuazione potrà servire a un coinvolgimento del Parlamento in modo da convincere gli incerti e dare un quadro percorribile con tappe scadenzato nel tempo, allora sono arrivato all’ipotesi della legge di attuazione. Io mi sono dato un’agenda personale che però è mia e non voglio imporla a nessuno. Io direi che potremmo arrivare a un testo in Consiglio dei ministri entro Natale e poi partirà il Parlamento”.
Calderoli inoltre sottolinea: “Direi entro maggio alla Camera ed entro il 22 ottobre al Senato. Ho giurato da ministro nel quinto anniversario dei referendum per l’Autonomia di Lombardia e Veneto. Io spero e conto che non si debba arrivare al sesto”.
Circa gli oppositori all’Autonomia, Calderoli ribadisce: “Francesco Boccia è tra i frenatori, ma Bonaccini di cui si parla come possibile segretario Pd e il presidente toscano Giani ne sono tra i più convinti sostenitori. In fondo non credo che ci siano difficoltà vere da parte di quel partito. I 5 stelle semmai, probabilmente perché ancora non hanno capito lo spirito. E forse, qualche Regione del Sud a cui voglio ricordare che se non chiedessero nuove competenze, nulla per loro cambierebbe. Ma io ho un sogno diverso. Che ogni Regione arrivi a chiedere qualcosa di specifico per il proprio territorio”.