Calcio in lutto, è morto Paolo Rossi eroe gentile del mondiale ’82, una vita per il calcio

10 Dicembre 2020 - 7:14

Calcio in lutto, è morto Paolo Rossi eroe gentile del mondiale ’82, una vita per il calcio

Il 2020 porta via anche un altro grande del mondo del calcio: Paolo Rossi. “Pablito” come era soprannominato, portò la Nazionale italiana di Bearzot, nei campionati mondiali del 1982, alla vittoria, diventando capocannoniere e segnando anche una storica tripletta al Brasile. Paolo Rossi era nato a Prato, 64 anni fa, e aveva giocato con le maglie di Juventus, Vicenza, Como, Perugia, Milan, Verona.

La partita più importante Paolo Rossi la giocò a Barcellona nella coppa del mondo in Spagna segnando ben tre gol al Brasile, nella partita decisiva per accedere in semifinale. Rossi segnò poi due gol alla Polonia e uno alla Germania nella finalissima allo stadio Bernabeu di Madrid. Paolo Rossi, insieme a Baggio e Vieri detiene il record di gol in azzurro ai Mondiali a quota 9.

Con la Juve ha vinto due scudetti, una Coppa delle coppe, una Supercoppa Uefa e una Coppa dei Campioni, con il Vicenza un campionato di serie B. E’ stato pallone d’oro, scarpa d’oro il 1982, scarpa d’argento il 1978 e Collare d’oro (massima onorificenza per uno sportivo). Dopo la carriera di calciatore Rossi ha lavorato a lungo per Mediaset e per la Rai come opinionista.

Pochi mesi fa aveva pubblicato la sua biografia, scritta con la moglie, la giornalista Federica Cappelletti. Il suo libro partiva dal racconto degli spogliatoi del Santiago Bernabeu, a un passo da quella finale che ha regalato all’Italia di Sandro Pertini il terzo Mondiale della storia. Quello più sentito, che ancora oggi regala emozioni e sentimenti.

“Quello che conta – diceva Paolo Rossi – è avere sogni e fare di tutto per raggiungerli. Come quando io rompevo un paio di scarpette la settimana e mia madre si arrabbiava perché i soldi servivano per pagare le bollette. Ma il mio sogno era di fare il calciatore, di giocare negli stadi importanti di cui mi parlava mio padre”. Lascia la moglie, Federica, e tre figli: Sofia Elena, Maria Vittoria e Alessandro.

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