Cadavere ritrovato in cantina con un coltello piantato in un occhio: carabinieri sentono fratello della vittima

28 Giugno 2021 - 8:22

Cadavere ritrovato in cantina con un coltello piantato in un occhio:  carabinieri sentono fratello della vittima

Nel centro di Torino, in via Principi d’Acaja n.36, un uomo di 52 anni, disoccupato è stato ritrovato morto nella cantina di un’abitazione. La vittima, Enrico Pellegrini è stata trovata con

un coltello piantato in un occhio. Le indagini dei carabinieri sono coordinate dal pm Delia Boschetto. Da giorni se n’erano perse le tracce, ma nessuno avrebbe immaginato che fosse

stato ucciso. Nemmeno il padre, che non riusciva a contattarlo e ha dato l’allarme. È mistero nel centro di Torino, in un elegante condominio di via Principi d’Acaja, dove i

carabinieri hanno trovato il cadavere di Enrico Pellegrini, 52 anni. Era morto in cantina, probabilmente già da qualche giorno, con un coltello conficcato nel bulbo oculare. Sul posto

l’anziano padre. Le indagini, coordinate dal pm Delia Boschetto, sono affidate ai militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dell’Arma, intervenuti con i tecnici scientifici

alla ricerca di impronte digitali e di ogni altro indizio utile a ricostruire cosa sia accaduto. “Lo vedevo fumare sul balcone, ma non ci parlavamo – racconta una vicina di casa – Litigi?

Mai sentiti, l’unico rumore era quello del televisore”. Secondo le prime informazioni, la vittima era disoccupata e da qualche tempo si era trasferita in quell’alloggio di proprietà del

padre nel cuore dell’elegante quartiere Cit Turin, a due passi dalla stazione di Porta Susa e dal Palazzo di Giustizia. La cantina dello stabile era chiusa e, per aprirla, hanno richiesto

l’intervento dei vigili del fuoco i carabinieri, che al momento non escludono nessuna ipotesi e indagano sulle conoscenze della vittima .E’ stato rintracciato in Veneto Carlo Pellegrini, fratello

48enne di Enrico Pellegrini. I carabinieri, che indagano sull’omicidio, stanno vagliando la sua posizione. L’uomo verrà ascoltato dagli investigatori dell’Arma.

“Qualche volta l’abbiamo visto, ma non era nostro cliente e non gli abbiamo mai parlato”, dicono i gestori del ristorante di fronte.