Orrore a Merì, nel Messinese, dove nella serata di ieri è stato ritrovato il cadavere carbonizzato di un ragazzo di soli 16 anni. La tragica scoperta è avvenuta in piazza Italia ’90, nei pressi del campo sportivo e in un’area adibita a parcheggio. Al momento, l’identità della vittima viene tenuta riservata dalle autorità competenti.
La macabra scoperta è stata segnalata alle forze dell’ordine, che sono intervenute sul posto per eseguire i primi accertamenti. Sono stati i carabinieri di Barcellona Pozzo di Gotto ad arrivare per primi, mentre la Procura ha disposto l’autopsia per determinare con esattezza le cause del decesso. Al momento, tutte le piste sono aperte, compresa quella del suicidio.
Secondo i primi riscontri, sulla salma non sono stati rilevati segni riconducibili ad arma da fuoco, a strangolamento o tagli. Accanto al corpo è stato trovato un contenitore contenente del liquido infiammabile.
Gli esami del DNA e i rilievi del Ris di Messina sono già in corso, mentre le indagini sono condotte dai carabinieri della compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto, coordinati dal pm della locale procura, Dora Esposito. La zona del centro sportivo, dove è stato rinvenuto il cadavere, risulta essere isolata e priva di telecamere di sorveglianza, complicando ulteriormente le indagini.
Al momento, le forze dell’ordine stanno interrogando alcune persone che vivono nei pressi del centro sportivo per ricostruire quanto accaduto, oltre ai familiari del 16enne. La comunità di Merì, intanto, è sotto shock per la tragedia che ha colpito così duramente la città.