Sanremo, 2 febbraio – E’ stata inaugurata ieri (1 febbraio) la Somnia Aura spa la nuova Area Benessere del Grand Hotel Des Anglais targata Dream Massage® dedicata ai
big del festival.
Buona la prima per Monika Ostrowska al festival dei sogni di Sanremo. Infatti tra gli operatori olistici scelti per questo evento dal Maestro Serra (direttore e
ideatore dell’area benessere) spicca il nome della sapiente massaggiatrice di origini polacche.
E’ un grande successo quello che sta
riscuotendo lo spazio benessere dopo l’ inaugurazione a cui hanno presenziato rappresentanti politici e personaggi del mondo dello spettacolo.
Molti i trattamenti fatti e quelli già prenotati dai VIP presenti nella città dei fiori per questa settimana festivaliera, alla scoperta del Dream Massage® del
maestro Stefano Serra.
Monika Ostrowska
«Non riesco ancora a credere al sogno che sto vivendo qui a Sanremo, un’esperienza
intensa e formativa di vita e di lavoro.» ci racconta Ostrowska.
«Ho scoperto cosa vuol dire far parte di un grande evento sempre a contatto con tante
personalità, con un gruppo di lavoro unico capitanato egregiamente da Rosa Frezza e dal maestro Stefano Serra.
Sono davvero felice di aver potuto
partecipare al master Massaggiatore professionista dello spettacolo e dei grandi eventi. E’ iniziato tutto da li, e successivamente sono stata selezionata per
lavorare a Sanremo mettendomi alla prova sul palcoscenico più importante in Italia.
Spero che i prossimi giorni continueranno a regalarmi grandi emozioni e ringrazio tutti
gli artisti che si sono affidati e che si affideranno alle mie mani per trovare ristoro e benessere. In primis Antonella Salvucci attrice e conduttrice di fama
internazionale reduce dal suo ultimo lavoro nel film “Lamborghini the legend”per la regia del premio Oscar Bobby Moresco, che è qui in veste di madrina dell’area Dream.
E’ un grande motivo di orgoglio per me essere a Sanremo, vuol dire che anni di studio, sacrifici, lavoro hanno davvero forgiato la mia persona.
Conclude dicendoci – «Sanremo per me è sicuramente un punto di arrivo, ma anche di partenza del mio percorso professionale perché i miei sogni sono troppo grandi per essere chiusi in un cassetto.»