Ancora bufera sulla Rai: sono state raccolte 15mila firma per chiedere di non pagare il canone. Il caso Scurati ha aperto uno scrigno già molto debole: molti sono gli utenti insoddisfatti del servizio televisivo nazionale.
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Il caso Scurati e la presunta censura del suo intervento continua a tenere banco. A generare, quindi, effetti che sembrano andare ben oltre la questione politica e di gestione dell’azienda. Ad essere intaccata, infatti, è la reputazione della Rai presso il pubblico. Nelle scorse ore il risentimento di parte della popolazione ha prodotto una serie di raccolte firme in aperta protesta contro l’attuale dirigenza, in relazione ai retroscena emersi nei giorni scorsi.
Nelle ultime ore sono state raccolta oltre 15mila firme per la petizione online lanciata da alcuni cittadini per chiedere lo di non pagare il canone Rai. La petizione chiede alla politica e alla direzione della RAI di “rivedere le politiche editoriali per garantire un’informazione più equilibrata ed imparziale”.
Nel testo si legge che “molti telespettatori ritengono che la sua politica informativa sia tendenziosa e orientata verso un certo tipo di politica. Questa percezione è problematica in quanto limita la libertà di scelta del pubblico. In una società democratica, ogni individuo dovrebbe avere la libertà di guardare ciò che vuole senza dover pagare per un servizio con cui non si identifica o non apprezza”. Spiegano gli autori della petizione.
Fonte: Fanpage
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