Non ce l’ha fatta la maratoneta ugandese Rebecca Cheptegei che era stata data alle fiamme dal suo compagno qualche giorno fa, è morta in seguito alle ustioni riportate.
Rebecca Cheptegei aveva partecipato alle ultime Olimpiadi svoltesi a Parigi, arrivando 44esima alla maratona. A dare l’annuncio della tragica notizia è stato Donald Rukare, presidente del compitato olimpico ugandese. Questo il comunicato: “Possa la sua anima gentile riposare in pace – ha scritto in un post su X -. Condanniamo fermamente la violenza contro le donne. Questo è stato un atto codardo e insensato che ha portato alla perdita di una grande atleta. La sua eredità continuerà a durare”.
L’atleta, 33enne, dopo le Olimpiadi di Parigi, aveva poi fatto ritorno nella sua casa di Endebess, in Kenya. Il compagno keniota Dickson Ndiema Marangach, con il quale ultimamente aveva avuto numerose discussioni ha deciso di darle fuoco quando l’atleta era al ritorno dalla messa. L’orrore è avvenuto intorno alle ore 14:00 della scorsa domenica. Cheptegei, inoltre era in compagnia dei suoi figli.
L’atleta ugandese è stata quindi ricoverata d’urgenza all’ospedale di Eldoret, in Kenya, con ustioni gravissime sul 75% del corpo. Purtroppo poche ore fa il suo cuore ha smesso di battere.
Secondo i giornali e le testate keniote, la maratoneta ugandese avrebbe acquistato un terreno e costruito una casa a Endebess, a circa 25 chilometri dal confine con l’Uganda. Secondo i racconti della Bbc, che riporta un rapporto di un amministratore locale, i due, Cheptegei e il compagno, avrebbero avuto una lite sull’appezzamento in questione.
Fonte: tgcom24