È di queste ora la scelta della Ministra Santanchè per favorire il Made in Italy all’Estero: “Briatore sia capo dell’Enit”.
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La nomina dell’imprenditore è stata più volte caldeggiata negli ultimi esecutivi. Durante il Governo Conte, infatti, il Vice Premier Salvini aveva pensato ad un incarico da affidare a Briatore; nel giro di poche settimane, però, tutto si era risolto in un nulla.
La Ministra Santanchè, ora, sembra virare decisa sul suo nome. Tra la ministra e il grande “magnate” intercorre una lunga amicizia ed una rodata collaborazione in affari. Al momento della nomina, infatti, la Santanchè era socia di Briatore in uno dei molteplici stabilimenti balneari a Forte dei Marmi, di proprietà dell’imprenditore. Vendute le sue quote al compagno, il sodalizio non si è scisso.
Indiscussa capacità imprenditoriale, profilo ben conosciuto anche all’Estero, ambizione e vicinanza agli ambienti di Governo hanno fornito il placet: Briatore sia capo dell’Enit.
L’Enit, inizialmente un ente pubblico, è stata trasformata recentemente in una società per azioni affidata al Ministero dell’Economia e vanta un capitale sociale di 10 milioni di euro. Dopo le nefandezze della campagna “Open to Meraviglia”, il Governo Meloni ha deciso di non commettere più errori. Prevista, con Briatore, una programmazione turistica del quadriennio 2023 – 2027, tesa a rilanciare il turismo italiano.
Per adesso il “magnate” ha chiesto qualche giorno di tempo per valutare la proposta. Se dovesse accettare, attenderemo già primi cambiamenti, in virtù di alcuni suoi interventi pubblici. Un innalzamento del canone affittuario degli stabilimenti balneari, ritenuto anche dallo stesso Briatore troppo basso, e una sorveglianza maggiore sul Recovery Plan, bollato come “una ciclopica figura di m…a”.
Fonte: Open
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