Bonus 600 euro: ecco gli altri che potranno averlo

26 Giugno 2020 - 14:43

Bonus 600 euro: ecco gli altri che potranno averlo

I professionisti e le partite Iva che hanno ricevuto il bonus di 600 euro a marzo, messo in campo dal governo con il decreto Cura Italia per far fronte all’emergenza coronavirus, ne hanno diritto automaticamente anche nel mese di aprile.

Le Casse di previdenza hanno mandato al ministero dell’Economia e a quello del lavoro i dati per quanto riguarda le domande ricevute nei mesi di marzo e aprile: risulta che sono state inoltrate 20.969 nuove domande, di cui 15.004 sono state accolte, 459 respinte e 5.506 in fase di esaminazione.

Solo per le istanze di aprile, sono stati disposti 9.002.400 euro: se si sommano anche quelle del mese precedente, il governo ha stanziato circa 292 milioni. In totale, il bonus è stato richiesto da 487.004 professionisti.

I nuovi soggetti che riceveranno il bonus da 600 euro sono i caregiver, cioè le persone che si occupano dei familiari disabili, e i lavoratori stagionali che erano stati esclusi sia dal Cura Italia che dal decreto Rilancio. L’Inps lo aveva già annunciato a inizio giugno, affermando di essere al lavoro sulla riesaminazione di circa 42 mila domande.

Ma ci sono ancora dei nodi da sciogliere, che spiegano anche il perché delle 5mila domande in sospeso. Alcuni dubbi sono stati sollevati dall’Adepp, l’Associazione degli enti previdenziali privati.

Ad esempio, non è chiaro se il versamento dell’indennità sia automatico anche nel caso in cui il richiedente non soddisfi più i requisiti necessario, ad esempio perché nel frattempo è andato in pensione.

Un’altra questione riguarda il fatto che il bonus dovrebbe essere diretto a coloro che risultavano iscritti alle Casse entro il 23 febbraio. O almeno, questo è quanto ha stabilito il decreto interministeriale del 29 maggio.

Ma a marzo le indennità sono state erogate anche agli autonomi che si sono iscritti dopo quella data. Non è chiaro quindi, se il bonus vada rinnovato in automatico per il mese di aprile anche ai i neo-iscritti. C’è poi il problema del reddito, in quanto nel decreto di marzo si parlava di reddito complessivo, che però nel decreto interministeriale è diventato reddito professionale. Fonte: Fanpage.