Maria Rosaria Boccia rompe il silenzio. Dopo giorni di accuse e insinuazioni, decide di parlare. Sui social, risponde duramente alle dichiarazioni del ministro Sangiuliano. Non si riconosce nei panni di una ricattatrice. Anzi, accusa chi detiene il potere di manipolare la verità.
All’inizio, Boccia ha scelto di tacere. Ha rispettato le istituzioni e ha evitato di alimentare lo scandalo. Ma, a suo dire, il vaso delle bugie si è colmato. Ora vuole difendere la sua versione dei fatti.
Secondo Boccia, chi la attacca sta usando la sua vicenda personale per scopi politici. Non è lei a creare pressioni o a sfruttare la situazione. A suo avviso, sono altri a giocare sporco, sfruttando il potere per fare strategie ciniche.
In particolare, Boccia denuncia il fatto che il ministro Sangiuliano abbia offerto le dimissioni solo per vederle respinte. Per lei, questo gesto fa parte di una mossa calcolata per tenere sotto scacco la cultura italiana.
Non solo: Boccia si difende dalle etichette che la stampa le ha affibbiato. L’hanno chiamata in tanti modi, molti offensivi. Tuttavia, lei rigetta questi stereotipi. Si sente tradita, ma continua a lottare per la sua dignità.
Per Boccia, la sua storia è stata distorta. Accusa il potere di essere arrogante e tirannico. Rifiuta che la sua vicenda venga strumentalizzata per fini politici o mediatici.
Concludendo, Boccia si domanda: chi ha davvero alimentato il gossip? Lei, Sangiuliano o qualcun altro nell’ombra?
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