Bimbo di appena 37 giorni di vita muore dopo aver contratto il Covid: difficoltà respiratorie e polmonite

9 Marzo 2021 - 12:24

Bimbo di appena 37 giorni di vita muore dopo aver contratto il Covid: difficoltà respiratorie e polmonite

Una vera tragedia quella che vede come vittima un bambino di appena 37 giorni di vita, che è morto a causa del Covid-19; il tragico evento è accaduto in Gracia: il bimbo era stato ricoverato all’ospedale pediatrico ateniese di Aglaia Kyriakou. Stando alle prime indiscrezioni, pare che il piccolo non avesse patologie pregresse.

Del caso aveva riferito qualche giorno fa anche Vassilis Kikilias, ministro della Salute, spiegando durante un briefing sulla situazione dell’epidemia in Grecia:

“Sto seguendo quotidianamente, dal 19 febbraio, lo stato di salute di un bambino di soli 24 giorni, ricoverato nell’unità di terapia intensiva. È un’anima piccola, innocente, che combatte per la vita, i medici fanno quello che possono e desideriamo che tutto vada bene”.

Stando a quanto riferiscono i media greci il bambino non era affetto da nessun’altra patologia e avrebbe contratto il Covid-19 pochissimi giorni dopo la nascita sviluppando ben presto sintomi gravi come difficoltà respiratorie acute e polmonite.

A quanto riferisce l’emittente greca ERT a trasmettere il coronavirus al neonato potrebbero essere stati i genitori o i suoi fratelli maggiori, tutti risultati positivi al test e tutti fortunatamente in buone condizioni di salute.

Si tratta della vittima più giovane del coronavirus in Grecia, scrive la stampa ellenica. Successivamente sono risultati positivi anche i suoi familiari.

In Italia dall’inizio dell’emergenza sanitaria da nuovo Coronavirus si sono verificati numerosi casi di contagio di neonati, attualmente registrati.

In base alle conoscenze disponibili, la Società Italiana di Neonatologia (SIN) ha pubblicato il secondo aggiornamento del documento Allattamento e infezione da Sars-CoV-2 (Coronavirus Disease 2019 – COVID-19), la cui prima versione era stata diffusa il 28 febbraio a tutti i centri nascita italiani.

«L’attuale esperienza dei Centri di Neonatologia di Milano (Clinica Mangiagalli), Bergamo, Brescia e Piacenza su 12 neonati sospetti di infezione da Sars-CoV-2 ha fornito, al momento, due elementi rassicuranti: i nati da madre Sars-CoV-2 positiva sono solitamente negativi alla ricerca del virus, nei primi giorni di vita;

i neonati Sars-CoV-2 positivi sono rientrati da casa per sintomatologia non grave, acquisita dopo alcune settimane di vita nel contesto familiare» spiega il presidente della Società Italiana di Neonatologia, Fabio Mosca.