Confermato l’ergastolo alla mamma e al suo ex compagno. È questa la sentenza della Corte d’Appello di Catania per l’omicidio di Evan, il bimbo di 2 anni ucciso di botte nel 2020.
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La Corte d’Appello di Catania ha confermato l’ergastolo alla mamma di Evan ed al suo ex compagno. I due sono colpevoli di aver ucciso il piccolo, all’epoca di soli 21 mesi, per le gravi percosse inferte alla povera vittima. L’accusa, infatti, ha dimostrato, tramite i referti dell’autopsia, come il piccolo sia morto a seguito di un arresto cardiocircolatorio causato da una broncopolmonite, determinata dalle violente botte subite.
La stessa autopsia ha rilevato, inoltre, la rottura di alcune costole, la frattura dello sterno e segni di altre lesioni precedenti. Oltre a questa ricostruzione, vi sarebbero anche le intercettazioni da microspie ambientali.
Queste avrebbero catturato i dialoghi successivi al dramma e sono state unite alle immagini del piccolo, quando questi è arrivato in ospedale. Evan, infatti, presentava echimosi su tutto il corpo ed il suo quadro clinico era già gravissimo.
Per i parenti paterni del piccolo, Letizia Spatola avrebbe fatto di tutto per tenere nascoste le violenze. La donna si trova agli arresti domiciliari mentre l’ex compagno è in carcere.
“Attendiamo di leggere le motivazione della sentenza, prima di esprimere giudizi. Di certo alla mia assistita è stata riconosciuta la semi infermità mentale per cui, sotto questo punto di vista, voglio vedere come i giudici sono arrivati a questo giudizio”. Ha commentato l’avvocato Natale Di Stefano, che assiste Spatola.
Fonte: Fanpage
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