BCC EFFICIENTE MODELLO RICONOSCIUTO

11 Ottobre 2019 - 18:03

BCC EFFICIENTE MODELLO RICONOSCIUTO

Qual è la “giusta” dimensione di una banca nell’era dell’Unione Bancaria? O
quale la più conveniente? Per gli istituti bancari la ricerca di maggiore efficienza appare
oggi come una condizione essenziale per rimanere sul mercato. In questa prospettiva, il
Servizio Studi di Federcasse (la Federazione Italiana delle Banche di Credito Cooperativo
e Casse Rurali) ha condotto un’analisi della letteratura specializzata per verificare quali
sono i principali risultati delle ricerche empiriche effettuate nell’ultimo decennio.
Una recente analisi pubblicata dalla Banca Centrale Europea (Financial Stability
Review, maggio 2018) ha registrato un livello di efficienza delle banche cooperative e
delle casse di risparmio superiore a quello delle banche commerciali, generalmente di
maggiore dimensione.
Il modello di banca locale e territoriale ha inoltre svolto un ruolo rilevante nel
sostenere l’economia italiana, come puntualmente registrato da studi pubblicati negli
ultimi anni nelle Collane di ricerca della Banca d’Italia (2015 e 2016) 1
. Ciò ha favorito lo
sviluppo locale, come mostra ancora un’analisi svolta congiuntamente da due accademici
(l’italiano Paolo Coccorese e lo statunitense Sherrill Shaffer) sui comuni italiani 2
. I risultati
indicano che la presenza di Banche di Credito Cooperativo (BCC) ha giocato un ruolo
positivo nella crescita del reddito, dell’occupazione e delle imprese.
“Le economie di scala – ottenibili attraverso la crescita dimensionale,
possibilmente tramite fusioni e acquisizioni che riducano il numero di banche – sono
spesso indicate come lo strumento più adeguato a recuperare competitività e redditività”,
osserva il responsabile del Servizio Analisi Economica e Statistiche Creditizie di
Federcasse, Juan Lopez, che ha coordinato la ricognizione della letteratura più recente.
“Vengono così in genere considerati come obsoleti quei modelli organizzativi differenti
che hanno coniugato la dimensione locale e l’efficienza. Un’esperienza tipicamente
europea è quella dei network di banche locali (casse di risparmio, cooperative popolari,
cooperative mutualistiche, ecc.) che mettendo in comune elementi di costo (come back
office, consulenza, ricerca) e fattori di ricavo (prodotti e servizi comuni) riescono a
coniugare il mantenimento dei centri decisionali nei territori, l’efficienza operativa e la
ragionevole redditività in un quadro culturale e valoriale condiviso, volto a generare un
impatto trasformativo nei territori stessi”.
Anche la Banca Europea degli Investimenti (2016) ha messo in luce la rilevanza
delle banche cooperative e delle piccole banche nello sviluppo locale e in particolare nel

1
Demma C. (2015), Localismo bancario e crisi finanziaria; Questioni di Economia e Finanza Banca d’Italia n. 264, marzo 2015
Stefani M.L. e Vacca V. (coordinatori) (2016), Le banche locali e il finanziamento dei territori: evidenze per l’Italia (2007-2014);
Questioni di Economia e Finanza Banca d’Italia n. 324, marzo 2016
2
P: Coccorese e S. Shaffer “Cooperative banks and local economic growth” Working Paper Crawford School of Public Policy
sostegno alle PMI3
. Infine, la stabilità dei network e dei gruppi cooperativi veniva
considerato un fattore positivo nel contesto più generale come hanno a loro volta
dimostrato due analisti del Fondo Monetario Internazionale 4
(2007).
“Ricerche e analisi autorevoli – conclude Lopez – dimostrano quindi che il
modello di banca locale, rivisitato anche alla luce dei nuovi modelli organizzativi che si
sono affermati in Italia, ad esempio nel settore delle BCC, è in grado di offrire un valido
sostegno alla crescita economica inclusiva e partecipata, pure nei territori marginali. I
Paesi che dispongono di questo asset dovrebbero valorizzarne le potenzialità”.

“Quanto sostenuto dalla Banca Centrale Europea oltre che dalla Banca Europea degli Investimenti è certificato dalla esperienza prodotta dal Credito Cooperativo grazie alla Bcc di Napoli. Siamo riusciti, anche grazie al Gruppo Bancario Iccrea, a produrre un modello di banca efficiente ma con solide radici sul ns territorio. Applicando il modello di banca della gente a sostegno delle piccole e medie imprese, delle famiglie, dei giovani e delle start up. Napoli può essere un laboratorio europeo ” così ha dichiarato il Presidente della Bcc di Napoli Amedeo Manzo

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