Il patrigno ha picchiato il bambino perchè aveva bevuto senza chiedere il permesso. Hanno arrestato il marocchino di 25 anni, residente a Torino, lo scorso anno con l’accusa di tentato omicidio e maltrattamenti in famiglia. Ha colpito ripetutamente a pugni nello stomaco un bambino di sei anni, figlio della sua compagna, causandone il ricovero all’ospedale Regina Margherita lo scorso gennaio. Ora hanno condannato l’uomo a dieci anni di carcere.
L’episodio più brutale risale a un anno e mezzo fa, quando l’imputato ha massacrato di botte il figliastro, legandogli le mani dietro la schiena con una sciarpa e colpendolo con forti pugni allo stomaco. I medici hanno poi salvato il piccolo con un intervento chirurgico, ma il personale sanitario ha segnalato che qualcosa non andava, in particolare perché non combaciava con la versione della madre secondo cui era “caduto dalle scale”. Gli inquirenti hanno deciso di indagare approfonditamente, tanto che la procura ha piazzato una microspia nella camera d’ospedale del bambino con un provvedimento d’urgenza.
Le parole del patrigno mentre si raccomandava con il figliastro e cercava di convincerlo a rimanere in silenzio sono state inequivocabili: “Tu adesso puoi fare tutto quello che vuoi, non mi devi più chiedere nulla, ok? Perché io ti voglio bene e non voglio che tu stia male. Puoi andare dalla nonna, al mare, al parco, in piscina. Puoi fare tutto quello che vuoi, basta che quando ti chiedono cosa è successo, dici che sei caduto dalle scale”. Successivamente, anche la madre ha ammesso che il bambino veniva continuamente maltrattato dal compagno, così come anche lei stessa, anche mentre era incinta del secondo figlio.
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