Bambino di 3 anni ha il cancro e vive gli ultimi giorni della sua vita in quarantena.

8 Aprile 2020 - 17:28

Bambino di 3 anni ha il cancro e vive gli ultimi giorni della sua vita in quarantena.

A soli 3 anni colpito da una forma devastante di cancro che gli ha tolto la vita. E’ la straziante storia del piccolo Xander Deeley, un bambino britannico di 3 anni di Solihull, nelle Midlands occidentali.

“Quando ci hanno detto che non c’erano più speranze è stato drammatico ma ora con il coronavirus abbiamo dovuto anche cancellare molti progetti che avevamo deciso di fare con lui per salutarlo una ultima volta”, ha raccontato ai media locali la mamma Jo, 42 anni, che con il padre Matt, 38 anni, si sta prendendo cura di lui.

A causa del blocco imposto dal governo ma soprattutto per paura del contagio che potrebbe essere letale per lui, la famiglia, composta anche dalla sorella maggiore di Xander, si è rintanata in casa senza alcun contatto con l’esterno.

La famiglia infatti aveva organizzato per lui un viaggio a Disneyworld e in altri parchi per bambini nel Paese ma ha dovuto rimandare tutto. “Non possiamo fare nemmeno cose semplici come portarlo al parco o in spiaggia che lui adora” ha raccontato la famiglia.

Il calvario di Xander è iniziato nel giugno dello scorso anno quando ha cominciato ad avere alcuni problemi di equilibro, confusi inizialmente per una infezione all’orecchio.

Quando sono iniziati i dolori è arrivata la drammatica diagnosi di cancro al cervello. Il piccolo è stato sottoposto a tre interventi chirurgici e a sedute di chemio e radioterapia.

A marzo si è scoperto però che il cancro si era esteso ulteriormente e i medici gli hanno dato poche speranze di vita. La famiglia aveva progettato le ultime vacanza con lui ma l’emergenza coronavirus ha bloccato tutto.

“Vedere le persone che escono ancora a prendere il sole e fare picnic nei parchi, come se niente fosse, è sconvolgente. So che non sono tutti, ma una manciata di persone non sembra ancora prendere sul serio la pandemia” ha dichiarato la madre di Xander, aggiungendo: “No dobbiamo essere egoisti, dobbiamo pensare ai più vulnerabili – persone come Xander – e proteggerli”.

“Mi sconvolge sentire le persone lamentarsi di essere bloccate in casa mentre il paese è in stato di blocco. Tante persone ne usciranno e un giorno potranno tornare alle loro vite normali, ma non sarà così per noi.

È improbabile che mio figlio sia ancora qui dopo tutto questo” ha aggiunto Jo, aggiungendo: “Voglio solo che i genitori si rendano conto di quanto siano preziosi i loro figli.Può essere stancante ma stare con loro 24 ore su 24, 7 giorni su 7 mentre le scuole sono chiuse, può anche essere un’occasione per fare ricordi”. Fonte: Fanpage.