Tre medici sono finiti sul libretto degli indagati a seguito della morte del bambino di 11 anni Antonio Bertoni.
La Procura della Repubblica di Roma con la pubblico ministero Gianfranca Dito, ha ottenuto il rinvio a giudizio e, chiuse le indagini, è arrivata alla conclusione che il decesso sia sopraggiunto a causa della negligenza e imperizia dei medici.
Il bambino aveva un tumore,linfoma linfoblastico,che non è mai però stato diagnosticato ed è morto prima di riuscire a raggiungere l’ospedale.
Per la pm bambino prima di morire è stato accompagnato tre volte al pronto soccorso, ma nonostante ci fossero indizi tali da sospettare una condizione grave, non sarebbe stato sottoposto ad una radiografia al torace e biopsia.
Il bambino è morto il 14 aprile del 2019 .
Secondo quanto ricostruito Antonio Bertoni era insieme a sua mamma in macchina in coda nel traffico romano all’altezza di Casal Palocco. La famiglia era partita da Latina ed era diretta nella Capitale per andare all’ospedale San Camillo a fare dei controlli, in quanto Antonio la notte trascorsa respirava con difficoltà.
Improvvisamente mentre erano in auto, si è sentito male: non riusciva più a respirare. Momenti drammatici: l’auto era bloccata e non poteva andare da nessuna parte, Antonio è morto per strada. Inizialmente a finire sotto accusa è stato il traffico congestionato dovuto a incidenti e chiusure stradali per il Gran Premio di Formula E. In sede d’indagine è poi emerso che a causare il decesso siano state le complicazioni provocate da un tumore, che non gli è stato diagnosticato.
Fonte: fanpage
