A 19 anni è riuscita a scappare di casa, dopo 10 anni di abusi e violenze. La giovane ragazza, di nazionalità cinese, ha denunciato entrambi i genitori. La costringevano a lavorare 12 ore al
giorno nel negozio vicino a Ponte Milvio e il padre l’avrebbe violentata per anni, mentre la madre sapeva tutto senza reagire. Stando alle ricostruzioni, la vicenda sarebbe
emersa solamente lo scorso 23 dicembre, quando la ragazza, che aveva ormai 19 anni e 10 anni di torture già alle spalle, ha bussato finalmente alla porta di un centro anti violenza.
Ha raccontato così la sua storia, una storia che le insegnanti avevano già fiutato da qualche tempo, notando gli atteggiamenti della ragazzina. Era sempre più chiusa in sé stessa.
Ma le insegnanti non potevano sapere quel che poi le indagini hanno rivelato a poco a poco. Una vita rinchiusa tra le quattro asfissianti mura del negozio di famiglia, all’interno del quale era
costretta a lavorare senza sosta: niente parco, niente amici, niente studio o feste. Una routine serrata che non faceva sconti, neppure il fine settimana. La bambina, anche in quel
caso, continuava a lavorare senza sosta. Ma il vero dramma sarebbe arrivato per la prima volta nel 2003, quando il padre entrò per la prima volta nella sua cameretta, abusando di lei.
La madre, a quanto pare, avrebbe preferito non guardare e mantenere un silenzio riservato. Dopo 10 anni di questo incubo la ragazzina è scappata.
Ha trovato rifugio in un centro anti violenza e ha trovato la forza di denunciare grazie al supporto delle operatrici. Intanto, è stata trasferita in una casa sicura, con indirizzo segreto.