Sant’Anastasia (Na), 06 ottobre – Conclusi i ballottaggi, a Sant’Anastasia cittadina di poco più di 27.000 abitanti balzato agli onori della cronaca per la compravendita di posti di lavoro al Comune, tra i due contendenti accomunati dal nome di battesimo, la spunta Carmine ESPOSITO distaccando l’avversario Pone di 645 consensi. A nulla è servito l’apparentamento con liste minori al fine di assicurare la vittoria a Carmine Pone, un supporto dimostratosi inconsistente numericamente. Il programma proposto non ha convinto, soprattutto sulle nuove idee di sviluppo della città, Pone è apparso troppo legato ad una vicenda che seppur non nominata esplicitamente, andava archiviata. Schivo al confronto con i giornalisti che non fossero di sua assoluta fiducia, è apparso superbo, incapace di trovare punti di contatto con l’intero elettorato. Pone rappresentava a tutti gli effetti la continuità amministrativa della Giunta Abete. Infatti molti candidati delle sue liste appartenevano alla passata consiliatura terminata a meno di un anno dall’insediamento. Insomma una conventio ad excludendum magistralmente orchestrata da un’eminenza nera che da qualche anno si aggira per le vie anastasiane, piazzando ora l’uno ora l’altra, ergendosi a stratega consumato. Gioco che ha retto fino a poco fa ma che i cittadini hanno dimostrato di non gradire affatto distruggendo il giocattolo. La strategia era chiara sin dal principio divenuta ormai prevedibile, monotona e consumata. Legami religiosi barattati ed utilizzati a scopi politici, come accadeva in tempi ormai antichi, pensando di celare il vero obiettivo, rappresentato dall’assicurare un posto di lavoro ad un proprio congiunto, senza capacità, senza ideologia, senza morale. A giudizio di questi oscuri personaggi attraverso messaggi pubblici, la legge elettorale sarebbe diversa da quella vigente. Dall’alto di studi politologici avvenuti per corrispondenza infatti, sostenevano, costoro che zone come la periferia della Starza, senza l’elezione del candidato Pone non sarebbe stata rappresentata in consiglio e quindi abbandonata a se stessa. Ci sarà qualcuno di buona volontà che spiegherà a costoro che un consigliere, un assessore, sono rappresentanti dell’intero territorio? Ebbene sì. Diversi neo consiglieri eletti di maggioranza come Ciro Pavone e Cettina Giliberti, lo hanno spiegato ampiamente. Entrambi i contendenti alla poltrona di Sindaco, erano alla seconda esperienza. Esposito ha cercato, lottato e trovato un riscatto personale che è arrivato. Note le vicende giudiziarie che interruppero la sua amministrazione. Un uomo, prima che professionista e politico, afflitto nello spirito ma che ha parlato solo del suo programma di governo e delle cose da fare per risollevare le sorti del paese, nonostante i continui attacchi dei supporters di Pone che hanno dimostrato immaturità politica e civica attaccando ed offendendo chiunque non fosse d’accordo con loro. Argomentazioni tanto forti, dal far passare in secondo piano le vicende giudiziarie ormai concluse e convincere anche gli scettici. La vittoria di Esposito rappresenta il riscatto di una cittadina che si affranca dall’oppressione ultra decennale di sette/otto gruppi familiari radical chic, che decidevano le sorti della cittadina a tavolino. Il popolo anastasiano ha dimostrato grande maturità di prospettiva politica, stanca di tornare alle urne, alla ricerca di stabilità e di crescita soprattutto socio-culturale per un territorio già martoriato che ha dato la possibilità ad Esposito di concretizzare ciò che ha promesso. Sono state riposte grandi aspettative su questa amministrazione, che è stato il punto di rottura con un sistema che andava contrastato e fermato. Adesso è necessario dare le risposte che tutti i cittadini meritano. Buon lavoro.
Ballottaggi/A Sant’Anastasia (Na) vince Eposito con le civiche. Scacciata l’eminenza nera.
6 Ottobre 2020 - 22:28
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