Gabriele, Giulia, Serena e Gaia.
Sono solo alcuni dei baby influencer raggiunti ieri da Le Iene.
Loro hanno 8,4,5 e 10 anni e milioni
di follower.
Sono bambini che hanno attaccato
al chiodo scarpini e pattini per tenere in mano solo uno smartphone.
Così piccoli e già con le idee così chiare: «Vogliamo arrivare a essere come Chiara Ferragni».
I baby influencer hanno deciso,
(o meglio i genitori hanno deciso per loro) di diventare grandi molto presto e su Instagram, YouTube e Tik Tok,
appaiono molto disinvolti e pronti a pubblicizzare qualsiasi cosa gli venga proposto.
Una tendenza che l’Italia ha rubato dall’America.
Rayan Kaji con una bacheca da 30 mln di follower ha già un bottino da 250mila dollari.
Taytum and Oakley hanno 5 anni e si atteggiano sui social davanti ai loro 3mln di seguaci a dive correndo da una passerella all’altra.
Ma c’è anche Morena, napoletana doc,
che dall'”alto” dei suoi 10 anni pubblica post in pose da showgirl.
Il servizio di Nicolò De Devitiis
ieri sera ha tenuto incollati allo schermo milioni di telespettatori e la polemica è partita.
«Scioccata, forse sarò un pò all’antica, ma c’è un’età a tutto.
I bambini dovrebbero vivere spensierati e non con un account Instagram.
Mi meraviglio dei genitori stessi.
Ma dove sono andati a finire i valori, quelli veri?» e ancora:
«Genitori frustrati e falliti ,
che usano i propri figli per fare soldi!!! Dovrebbero togliergli l’affidamento..».
E a vedere le bacheche di questi ragazzini effettivamente ci si rizzano un po’ i peli.
«Ho detto a mia madre che dovevamo
fare foto che funzionavano di più ,
spiega Cloeh a Nicolò ,tipo quelle di spalle in riva al mare o mentre faccio il bagno in costume, così i miei follower sono aumentati».
Ebbene si perchè l’unico interesse di questi piccoli è far crescere i fan di questo sono certi e questi bambini sanno come farlo.
«Quando hai tanti follower guadagni
di più».
Perchè a loro non arrivano solo prodotti a casa da pubblicizzare ma ad alcuni anche soldi per ogni post.
«Da grande voglio fare i soldi per comprarmi una casa con la piscina e la Ferrari», lei ha 10 anni e una madre che spera che la piccola diventi come Chiara Ferragni.
Viaggi, borse, vestiti e anche cibo a loro tutto è offerto purché in scambio le aziende che offrono in cambio abbiano pubblicità sui social.
Secondo i telespettatori la risposta è banale: a tutelare i minori dovrebbero essere mamma è papà.
«Ma per i baby influencer mamma e papà di solito sono intenti a riprendere in figli in pose audaci o divertenti, tra filtri e luci giusti a caccia di like.
«Quando vedi tanti like sei felice», ormai per i bambini social il like equivale alla felicità.
E più follower hanno e più si sentono affermati, loro che a quell’età dovrebbero solo pensare a correre nei parchi.
«Ho molti più follower di altre e ho molto più valore».
Una frase scioccante ma che in realtà è solo lo specchio della società attuale.
Per loro che per un post e due storie riescono a guadagnare anche 1000 euro i follower sono fondamentali.